#105 - 22 settembre 2014
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Poesia

Forse l’autunno

di Giorgio Bisignano

Velo di nostalgia
sulla plumbea volta.
Bagliori lontani, cupi boati,
stravolgono il mio cielo.
Nubi selvagge incalzano rabbiose.
L’Estate ci lascia,
con aspro rimpianto.
Il sapore di mare svanisce
dai corpi abbronzati,
ritorna agli scogli,
fra crepe che mare lambisce
e risucchia nell’acqua profonda.
Occhi smarriti, di bella ragazza
corteggiano quel mare, or desolato,
che la rese felice,nella sabbia e nel sole,
or sfiora il suo corpo
fra lo schernir dell’onde.
Arriva l’autunno,
come un deja-vou,
greve l’odore
di un letto di foglie,
e lacrime del cielo,
nella terra smarrite.
Nubi di orride mosche
sciamano lontano,
spariscono, come fuliggine,
nell’aria ancora calda
del meriggio.
Foglie ormai morte,
dal vento rapite,
fra echi dei monti,
come amori impazziti,
vissuti nel sole,travolti dall’onde
per sempre finiti,
in un grigio mattino.

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