#147 - 8 febbraio 2016
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Piccoli Grandi Musei Italiani

Firenze

Palazzo Davanzati

di Alessandro Gentili

Palazzo Davanzati, magnifico e raro esemplare di dimora trecentesca a Firenze, rappresenta il momento di passaggio tra la casa-torre medioevale e il palazzo rinascimentale. Costruito alla metà circa del secolo XIV dai Davizzi, potente famiglia di mercanti e banchieri, in via Porta Rossa, dove dimoravano agiate famiglie fiorentine. I Davanzati ne divennero più tardi proprietari.

Palazzo DavanzatiPalazzo Davanzati

Un primo ammodernamento si deve alla famiglia Bartolini che ne divenne proprietaria nel 1516.
Nel 1578 il palazzo venne acquistato da Bernardo di Aton Francesco Davanzati. I nuovi proprietari, lo abitarono per circa due secoli e provvidero a sistemare uno stemma cinquecentesco con l’arme della propria casata sull’imponente facciata del palazzo che, da allora, è sempre stato conosciuto come Palazzo Davanzati.

Palazzo DavanzatiPalazzo DavanzatiPalazzo Davanzati

L’edificio, dal forte slancio verticale, denota che nella costruzione vennero inglobate, oltre ad altre proprietà dei Davizzi, almeno due case-torri. L’importante facciata, articolata su tre piani sormontati dall’altana superiore, si sviluppa su un piano terreno a bugnato con tre ampie aperture ad arco ribassato, che anticamente erano prive di portoni affacciando direttamente sulla strada.

Palazzo DavanzatiPalazzo DavanzatiPalazzo DavanzatiPalazzo Davanzati

La conversione del palazzo in Museo è dovuta a un’intuizione dell’artista e collezionista Elia Volpi che nel 1904 lo acquistò e si dedicò a un’attenta opera di restauro e allestimento. La ricca collezione di mobilio, oggetti d’uso e suppellettili di vario genere appartenenti alla tradizione dell’arredo fiorentino, fu la base per la prima apertura del Museo della Casa Fiorentina Antica. La collezione conobbe tuttavia fortune alterne. Fu alienata a causa delle contingenti difficoltà economiche del Volpi che tuttavia, scegliendo New York come sede della prima asta, contribuì non poco a diffondere il gusto per lo stile fiorentino oltreoceano.

Palazzo DavanzatiPalazzo DavanzatiPalazzo Davanzati

Fresco di un’accurata e lunga opera di restauro e adeguamento strutturale, il Museo è uno dei luoghi più interessanti del patrimonio fiorentino. Fedele alla funzione che Elia Volpi gli aveva voluto attribuire, il Museo non solo ospita una preziosa e accuratissima raccolta di oggetti da collezione, ma rappresenta una delle più fedeli e interessanti testimonianze dello stile di vita della Firenze rinascimentale. Da non perdere la cucina, posta al terzo piano, che ci trasporta nel cuore delle attività quotidiane femminili in seno alla famiglia.

Palazzo Davanzati

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