Firenze
Palazzo Davanzati
di Alessandro Gentili
Palazzo Davanzati, magnifico e raro esemplare di dimora trecentesca a Firenze, rappresenta il momento di passaggio tra la casa-torre medioevale e il palazzo rinascimentale. Costruito alla metà circa del secolo XIV dai Davizzi, potente famiglia di mercanti e banchieri, in via Porta Rossa, dove dimoravano agiate famiglie fiorentine. I Davanzati ne divennero più tardi proprietari.
Un primo ammodernamento si deve alla famiglia Bartolini che ne divenne proprietaria nel 1516.
Nel 1578 il palazzo venne acquistato da Bernardo di Aton Francesco Davanzati. I nuovi proprietari, lo abitarono per circa due secoli e provvidero a sistemare uno stemma cinquecentesco con l’arme della propria casata sull’imponente facciata del palazzo che, da allora, è sempre stato conosciuto come Palazzo Davanzati.
L’edificio, dal forte slancio verticale, denota che nella costruzione vennero inglobate, oltre ad altre proprietà dei Davizzi, almeno due case-torri. L’importante facciata, articolata su tre piani sormontati dall’altana superiore, si sviluppa su un piano terreno a bugnato con tre ampie aperture ad arco ribassato, che anticamente erano prive di portoni affacciando direttamente sulla strada.
La conversione del palazzo in Museo è dovuta a un’intuizione dell’artista e collezionista Elia Volpi che nel 1904 lo acquistò e si dedicò a un’attenta opera di restauro e allestimento. La ricca collezione di mobilio, oggetti d’uso e suppellettili di vario genere appartenenti alla tradizione dell’arredo fiorentino, fu la base per la prima apertura del Museo della Casa Fiorentina Antica. La collezione conobbe tuttavia fortune alterne. Fu alienata a causa delle contingenti difficoltà economiche del Volpi che tuttavia, scegliendo New York come sede della prima asta, contribuì non poco a diffondere il gusto per lo stile fiorentino oltreoceano.
Fresco di un’accurata e lunga opera di restauro e adeguamento strutturale, il Museo è uno dei luoghi più interessanti del patrimonio fiorentino. Fedele alla funzione che Elia Volpi gli aveva voluto attribuire, il Museo non solo ospita una preziosa e accuratissima raccolta di oggetti da collezione, ma rappresenta una delle più fedeli e interessanti testimonianze dello stile di vita della Firenze rinascimentale. Da non perdere la cucina, posta al terzo piano, che ci trasporta nel cuore delle attività quotidiane femminili in seno alla famiglia.