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Luoghi dell'Infinito
Alla ricerca di un Volto
Dall’ottobre del 1997 il mensile di “Avvenire”
percorre le vie della bellezza
La nostra speranza – afferma Mons. Cesare Nosiglia Arcivescovo di Torino nella nota affidata a Luoghi dell’Infinito – sta, prima di tutto, nella bellezza. Perchè la bellezza è un territorio dove possiamo davvero incontrare anche gli “altri”, le culture diverse, le esperienze di popoli differenti; nella bellezza posiamo riconoscere i tratti comuni, e le comuni aspirazioni per relazioni sociali più giuste e più solidali.
Sono parole che si affiancano a quelle che da molto tempo Papa Francesco pone a tutti noi come momento di riflessione e di azione: l’invito ad operare per un nuovo umanesimo per riscoprire che l’incontro d’amore fra gli uomini del nostro tempo è possibile.
Occorre porre maggiore impegno nell’ascolto, è dunque l’auspicio, perché ascoltare l’uomo significa vedere la bellezza di ciò che c’è, nella speranza di ciò che ancora può avvenire; consapevoli altresì che ogni incontro è la scoperta di quel Volto di Cristo che è segno di bellezza universale, non solo per i cristiani.
E se è vero che la pittura, la scultura, la musica, la letteratura, il cinema hanno nei secoli lasciato tracce indelebili nel rivelarci il volto della bellezza e del pensiero divino, è pur vero che tracce nuove vanno costruite e cercate e rimarcate dentro la modernità, le tecnologie e le complessità che caratterizzano la vita contemporanea.
Anche perché di tracce di “nuovo umanesimo” abbiamo bisogno, nelle nostre vite quotidiane. – conclude Nosiglia – La gioia della Fede vissuta si confronta anche, come ben sappiamo, con le emergenze di una società che, in nome di un certo tipo di progresso, sta creando diseguaglianze profonde tra i cittadini; una società che sembra aver dimenticato le lezioni della migrazione e della povertà.