#145 - 18 gennaio 2016
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di martedi 30 settembre quando lascerà  il posto al numero 368. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Teatro

La tragica storia di "Cenerentola"

Teatro Vascello - Roma

Il ballo

dal 22 al 31 gennaio

di Eva Mari

Il balloIl ballo

Racconto di scena ideato e interpretato da Sonia Bergamasco, Premio Eleonora Duse 2014 liberamente ispirato a Il ballo di Irène Némirovsky

Il ballo, pubblicato con grande successo nel 1930, è uno dei racconti più crudeli e affascinanti di Irène Némirovsky, brillante scrittrice di cui recentemente si è riscoperto lo straordinario valore.
Qui l'autrice reinterpreta la fiaba di Cenerentola attraverso la storia del complesso e tormentato rapporto tra una madre egoista e ambiziosa, Rosine e la figlia adolescente Antoinette.

Il balloIl ballo

Al centro della vicenda lo sfarzoso ballo che Rosine, proveniente da una famiglia piccolo borghese arricchita, organizza in casa senza badare a spese mossa da un irrefrenabile desiderio di rivalsa e affermazione sociale.
Dal ballo viene esclusa però Antoinette la quale, dopo quattordici anni di mancanza d'amore, vivrà questo divieto come l'ultimo affronto e diverrà l'artefice di una spietata vendetta.
Queste pagine, acute e penetranti, raccontano la storia di una piccola crudeltà sviscerando un tema doloroso venato di una corrente sotterranea di tenerezza.

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