Anno 2016
di Dante Fasciolo
L’anno che sta per concludersi
presenta ampie zone tinteggiate di nero e rari sprazzi di luce.
Sul piano internazionale intere regioni geografiche
vedono cadere uomini donne e bambini
per assurde ragioni politiche e per gravi interferenze economiche.
Storia e antichi segni di civiltà sono spazzati via
mentre si affermano soprusi, violenza, guerre.
Sul piano economico continue turbolenze
minacciano equilibri tra investimenti e risparmi,
benefici per pochi speculatori e danno per moltitudini.
E’ in crisi l’autorità , ma ancor più l’autorevolezza;
e il senso della vita assume sfumature di rassegnazione.
Luoghi e uomini del potere, ovunque,
mostrano i segni di profonda inadeguatezza.
Tuttavia, i rari sprazzi di luce di cui si accennava,
aprono sull’anno nuovo finestre di speranza.
Remote necessità a lungo semiclandestine
hanno fatto valere la loro forza sui tavoli dei potenti
e finalmente, dopo tante false promesse, una nuova
è emersa con saggezza e determinazione:
salvare la vita del pianeta e degli uomini del futuro.
Problemi di inquinamento e di sostenibilità ,
del clima, della crescita, della salvaguardia ambientale,
delle problematiche della salute degli uomini e degli animali,
sono ora in prima fila e non possono essere più elusi;
il recentissimo impegno dei governi del mondo siglato a Parigi
risponde ad esigenze politiche, civili e sociali
ma serba in sé il pensiero etico e morale del Laudato sì.
L’enciclica di Papa Francesco è un richiamo forte
rivolto non solo ai credenti cristiani,
ma a tutta l’umanità in cammino verso il futuro.
Vale per chi consuma la propria esistenza oggi, ancor più vale
per gli uomini che abiteranno la terra domani;
e in questo senso, questa finestra apre
ad una nuova luce l’anno 2016.