#143 - 14 dicembre 2015
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Fumetto

L'innocenza di Alfonso

di Giada Gentili

.....noto anche come Mostralfonso è un personaggio- fumetto della televisione e dei fumetti ideato da Romano Garofalo e disegnato da Marzio Lucchesi nel 1979. È un cucciolo di yeti alla prese con i problemi del mondo civile (capite l'antifona?)

L'innocenza di AlfonsoL'innocenza di Alfonso

Alfonso è definito dai suoi autori come un "piccolo" yeti anche se il suo aspetto si discosta molto dalle classiche rappresentazioni dell'abominevole uomo delle nevi. È fatto più o meno a forma di pera:non ha collo, la testa è praticamente attaccata al corpo; ha lunghi piedi e un nasone "a trombetta" (così lo definisce nelle strisce la sua compagna di classe Elisabetta).

L'innocenza di AlfonsoL'innocenza di Alfonso

Non è noto come sia arrivato nella civiltà: la prima vignetta del libro "Il grande Alfonso" lo rappresenta mentre viene buttato giù a calci da un autobus in quanto sprovvisto di biglietto. Inizialmente il suo modo di fare è piuttosto rozzo, anche se non aggressivo; in seguito, grazie all'aiuto di un'anziana donna che lo "adotta", impara a comportarsi bene e a "sopravvivere" nel mondo degli esseri umani. Nelle strisce successive, Alfonso è generalmente buono e gentile verso tutti: è molto ingenuo, e a volte gli altri personaggi lo giudicano stupido (impressione dovuta anche al suo modo di parlare, visto che sembra non saper pronunciare certe parole: ad esempio parla in terza persona singolare, riferendosi a se stesso come Fonso (per citare alcuni esempi del suo modo di parlare ricordiamo "martello ha fatto male a Fonso" e se sua nonna adottiva gli dice che è colpa sua e non del martello allora lui risponde "Nonna dice che Fonso ha fatto male a Fonso? Ma no nonna, ti sbagli Fonso vuole bene a Fonso, è stato martello") e chiama "lecca" il lecca-lecca, tuttavia, in molte occasioni, la sua disarmante semplicità lo rende più saggio dei molti umani che lo circondano, sia compagni di scuola che adulti.

L'innocenza di AlfonsoL'innocenza di Alfonso

Beh, lettori, Alfonso è a mio modo di vedere un eroe attuale, una sorta di Don Chisciotte che si aggira, mica impaurito, nei suoi tempi armato di quel candore che gli permette di attraversare incolume tutto ciò che gli passa davanti senza mutare carattere. Immaginatevi voi, uscendo di casa la mattina: provate per un solo giorno, un'ora, a passare placidi e solari tra il traffico e tutto il mondo giustamente in guerra con sè stesso. Provate per un solo istante a credervi capaci di passare da un marciapiede all'altro muniti solo della vostra incosciente tenerezza....Il tratto più importante del carattere di questo personaggio è proprio l'innocenza.... ....quella che, ahimè, abbiamo tutti perduta. Ciao Alfonso!

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