"una cosa bella è una gioia per sempre" John Keats
Cremona
Museo del Violino
di Alessandro Gentili
Le fonti più antiche riguardanti il violino ci permettono di far risalire la sua nascita all'inizio del XVI secolo. I primi esemplari (i cosiddetti protoviolini) erano probabilmente soltanto un'evoluzione di strumenti ad arco preesistenti. Erano costruiti in "famiglie" comprendenti 3 taglie diverse di strumenti, approssimativamente corrispondenti alle tessiture di soprano, contralto o tenore, e basso.
Nella prima parte del XVI secolo, il soprano ed il contralto di viola da braccio avevano solamente tre corde, mentre per il basso si trovavano accordature sia a tre che a quattro corde, secondo i trattati dell'epoca, arrivando talvolta fino a cinque in alcune fonti iconografiche.
La città di Cremona, come tramanda lo storico latino Tacito, fu fondata sotto il consolato di Tiberio Sempronio e Publio Cornelio (quindi nel 218 a.C.), al tempo in cui Annibale faceva irruzione in Italia, come baluardo contro i Galli stanziati al di là del Po e contro ogni altra minaccia che avrebbe potuto scendere attraverso le Alpi.
Il territorio prescelto è, dal punto di vista geomorfologico, un terrazzo pianeggiante formatosi nel corso dell'ultima glaciazione, sopraelevato rispetto alla piana alluvionale del fiume che, all'epoca, aveva un percorso più settentrionale dell'attuale, molto più vicino alla città di quanto non sia ora. Cremona fu fondata come colonia di diritto latino: ciò significa che vennero mandati per popolarla coloni dal centro o dal sud dell'Italia, che restavano legati a Roma per quanto riguarda la "politica estera" e la guerra, ma che godevano di autonomia amministrativa. Alla fondazione della città si accompagnarono l'organizzazione e la divisione del territorio agrario (la cosiddetta centuriazione) in grandi appezzamenti da assegnare ai coloni.
Tutto questo non per banale cronaca ma per evidenziare come due realtà "storiche" possano incontrarsi in un mutuo e profittevole scambio culturale.
Il Museo del Violino Antonio Stradivari è dedicato alla liuteria cremonese di tutti i tempi. E' allo stesso tempo un Museo, un Auditorium ed un centro di ricerca sulla liuteria antica e moderna.
Il museo merita una visita sia per la qualità degli strumenti musicali presenti, dai più antichi (Guarneri, Stradivari e Amati) a quelli contemporanei di altissima qualità . Merita una visita l'Auditorium: tutto in legno e fatto per essere una cassa di risonanza, permettendo l'ascolto della musica con una qualità incredibile. Il Museo racchiude la collezione civica, con strumenti di Stradivari, Amati e Guarneri del Gesù . Ha una camera del suono, che consente di apprezzare ogni sfumatura dello strumento analizzato, racconta la storia di 600 anni di liuteria cremonese, celebrando non solo i grandi maestri...come si diceva prima, quando due belle realtà si incontrano....