#142 - 30 novembre 2015
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarr in rete fino alla mezzanotte del 31 OTTOBRE quando lascer il posto al n. 369. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora per voi : AMICI DEGLI ANIMALI - Vivisezione: Nessuno scopo cos alto da giustificare metodi cos indegni (A. Einstein) - Grandezza morale e progresso di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali (Gandhi) - La compassione e l'empatia per il pi piccolo degli animali una delle pi nobili virt che un uomo possa avere (C. Darwin) - Fintanto che l'uomo continuer a massacrare gli animali non conoscer ne salute, ne pace (Pitagora) - Tra tutti gli animali l'uomo il pi crudele. E' l'unico ad infliggere dolore per il piacere di farlo (M Twain) - A forza di sterminare animali si capito che anche sopprimere uomini non richiedeva grande sforzo ( E.da Rotterdam) . -
Cultura e Società

Ciclo dalle pagine del diario "Conoscenda" dell'Editrice Conoscenza,
interamente dedicato al 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri

Testi - vignetta di Staino - illustrazione di grandi artisti

Dante e la Bellezza

San Francesco con il Cantico delle creature esalta e magnifica le bellezze della natura e delle cose concrete del mondo, Dante rivolge invece l’attenzione alla bellezza della natura umana.
Qualche eccezione c’è quando descrive alcuni paesaggi con efficacia lirica:

L'alba vinceva l'ora mattutina

che fuggia innanzi, sì che di lontano

conobbi il tremolar de la marina
- (Pur., I)

Ma si tratta di eccezioni, sono le persone a essere belle, e sono quelle che muovono grandi sentimenti. Dice Francesca:

Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende,

prese costui de la bella persona
- (Inf., V)

Dante e la BellezzaDante e la Bellezza

Sono gli occhi lieti che possono “ridere una bellezza”.

Dante si mostra sensibile alla bellezza, soprattutto a quella femminile, tanto che l’espressione donna bella è ripetuta più volte nella Commedia. Non solo, a “donna bella” anche Virgilio chiede di essere comandato:

donna mi chiamò beata e bella, 
tal che di comandare io la richiesi - (Inf. II)

E nel Convivio (I, 5), finalmente il Poeta spiega anche quando e come l’uomo è bello:

Pare l’uomo essere bello, quando le sue membra debitamente si rispondono; e dicemo bello lo canto, quando le voci di quello, secondo debito de l’arte, sono intra sé rispondenti. Dunque quello sermone è più bello, ne lo quale più debitamente si rispondono [le parole; e più debitamente si rispondono] in latino che in volgare, però che lo volgare seguita uso, e lo latino arte: onde concedesi esser più bello, più virtuoso e più nobile.

Dante e la BellezzaDante e la Bellezza

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