#142 - 30 novembre 2015
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Piccoli Grandi Musei Italiani

"una cosa bella è una gioia per sempre" John Keats

Orciano - Pesaro

Museo della corda e del mattone

di Alessandro Gentili

Per molti anni ho trascorso le vacanze estive a Cattolica, a due passi da Pesaro, una zona che pensavo di conoscere assai bene (Gradara, San Marino, Urbino, le lunghe e bianche spiagge lastricate dal sole di agosto interamente ricoperte e tappezzate da ombrelloni, creme solari e bagnanti). E' con curiosità e un misto di non so quale nostalgia che non vado più da quelle parti. Ma l'ultima estate i miei piedi sono inciampati in....

Museo della corda e del mattoneMuseo della corda e del mattone

Tra le mura antiche del centro storico di Orciano di Pesaro, accanto alla chiesa di Santa Maria Novella, piccolo gioiello del Rinascimento, e all’ariosa piazzetta Giò Pomodoro, il Museo della Corda e del Mattone, ricavato all’interno di un palazzo appartenuto alle suore Maestre Pie dell’ Addolorata di Rimini, ha aperto al pubblico le sue sale.
Il desiderio di conservare origini e tradizioni, ma soprattutto la volontà di insegnare tecniche artigianali del passato alle generazioni del presente, ha permesso l’istituzione di un museo dedicato alle due principali attività di artigianato locale di un tempo: il mestiere del cordaio e la produzione di mattoni e laterizi.

Museo della corda e del mattoneMuseo della corda e del mattone

Lasciata la reception (vi si notino i tre oggetti-simbolo del museo: un carrello da fornace, un rotolo di corda, un attrezzo agricolo), si entra nella prima sala del museo dedicata al mattone: la documentazione storica e fotografica della Fornace di Orciano è affiancata da esemplari di prodotti finiti e da manufatti realizzati con tali prodotti (muro ad una, due o tre teste; muro a sacco; arco a tutto sesto; solaio di copertura con manto di coppi e tegole). La sua storia è raccontata da una ricca campionatura che attraversa i secoli, dal periodo romano all’età contemporanea. Il mattone è inscindibilmente legato al territorio: la fornace di Orciano fu in passato assai fiorente. Oggi non è più attiva, ma permane quale esempio di archeologia industriale.

Museo della corda e del mattoneMuseo della corda e del mattone

La seconda sala del museo vuole presentare ed illustrare al visitatore un'attività tipica di Orciano: quella dei fabbricatori di corde, noti nel territorio per la loro abilità e ricercati anche dai marinai fanesi per il sartiame dei loro pescherecci. Dopo la presentazione delle materie prime per la produzione della corda, si passa agli strumenti di lavoro (forme, girelle, garbini) a cui fanno da complemento pannelli descrittivi e immagini fotografiche. Viene poi riproposto l'intero macchinario ("manzola" e rastrelli), con corde in lavorazione, cui fa da corredo una ricca campionatura di corde di vario genere ed uso. La presentazione di oggetti e attrezzi agricoli serve poi a ricondurre il tutto entro l'ambiente rurale a cui anche le varie attività artigianali locali si rapportavano.

Museo della corda e del mattoneMuseo della corda e del mattone

Una sala a parte è dedicata allo scultore Giò Pomodoro, nativo del luogo, la cui opera Sole Deposto orna la piazzetta, dove sorgeva la sua casa natale, sulla quale si conclude la visita.
Quando ho chiamato gli amici cattolichini e ho parlato loro di questo museo, ho ricevuto solo un "Non lo conosco", "Neanche sapevo che esistesse." "E allora?".
Fragile memoria custodita in queste preziose nicchie di un paese straordinario e ormai perdutamente involgarito.

Museo della corda e del mattoneMuseo della corda e del mattone

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit è realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessità di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidarietà tra singoli e le comunità, a tutte le attualità... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicità e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Le opinioni espressi negli articoli appartengono ai singoli autori, dei quali si rispetta la libertà di giudizio (e di pensiero) lasciandoli responsabili dei loro scritti. Le foto utilizzate sono in parte tratte da FB o Internet ritenute libere; se portatrici di diritti saranno rimosse immediatamente su richiesta dell'autore.