#139 - 9 novembre 2015
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Editoriale

Il dio denaro

di Dante Fasciolo

C’è un lungo filo rosso che attraversa verticalmente
l’intera penisola italiana.
Da Milano a Palermo, passando per Roma,
c’è una parola che connota il lavoro
di infaticabili miserevoli personaggi,
una parola che rimbomba sinistramente: Corruzione.

Nasce dalla notte dei tempi e si perpetua
in ogni dove…ovunque è possibile lucrare
a danno di altri e della comunità.
Ma nell’anno 2000 questa piaga, questo tumore
è diventato metastasi nel tessuto delle amministrazioni pubbliche
e trascina tutto nel vortice senza scrupoli.

Una malintesa dottrina liberale
ha sciolto le briglie agli affaristi di turno
e imbizzarriti galoppi invadono praterie incontrollate di denaro.
Ragni velenosi tessono le loro reti ammaliatrici
e moltiplicano strumenti di violenza e di sottomissione
e rendono ciechi, ciechi di paura, chi dovrebbe controllare.

E il tarlo si è insinuato profondamente perfino dentro il Vaticano
al punto da mortificarne l’essenza morale e spirituale.
E proprio di lì, ora più che in precedenza, si eleva una voce,
alta ed autorevole, monito per tutti, credenti o meno,
contro la bramosia del potere e del denaro, strade maestre
che conducono alla devastazione della vita sociale.

Nell’assordante assuefazione della società civile,
il fermo e sofferto richiamo di Papa Francesco
alla vera vita e alla dignità dell’uomo
possa penetrare con forza nel cuore duro di tanti uomini
e scardinare il meccanismo diabolico
che li spinge a così brutale manipolazione delle proprie coscienze.

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