#139 - 9 novembre 2015
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di mercoledi 30 aprile quando lascerà il posto al n° 363 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non s ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore è la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata è un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialità  e stupidità è che la genialità  ha i suoi limiti (A. Einstein). -
Editoriale

Il dio denaro

di Dante Fasciolo

C’è un lungo filo rosso che attraversa verticalmente
l’intera penisola italiana.
Da Milano a Palermo, passando per Roma,
c’è una parola che connota il lavoro
di infaticabili miserevoli personaggi,
una parola che rimbomba sinistramente: Corruzione.

Nasce dalla notte dei tempi e si perpetua
in ogni dove…ovunque è possibile lucrare
a danno di altri e della comunità.
Ma nell’anno 2000 questa piaga, questo tumore
è diventato metastasi nel tessuto delle amministrazioni pubbliche
e trascina tutto nel vortice senza scrupoli.

Una malintesa dottrina liberale
ha sciolto le briglie agli affaristi di turno
e imbizzarriti galoppi invadono praterie incontrollate di denaro.
Ragni velenosi tessono le loro reti ammaliatrici
e moltiplicano strumenti di violenza e di sottomissione
e rendono ciechi, ciechi di paura, chi dovrebbe controllare.

E il tarlo si è insinuato profondamente perfino dentro il Vaticano
al punto da mortificarne l’essenza morale e spirituale.
E proprio di lì, ora più che in precedenza, si eleva una voce,
alta ed autorevole, monito per tutti, credenti o meno,
contro la bramosia del potere e del denaro, strade maestre
che conducono alla devastazione della vita sociale.

Nell’assordante assuefazione della società civile,
il fermo e sofferto richiamo di Papa Francesco
alla vera vita e alla dignità dell’uomo
possa penetrare con forza nel cuore duro di tanti uomini
e scardinare il meccanismo diabolico
che li spinge a così brutale manipolazione delle proprie coscienze.

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