#136 - 5 ottobre 2015
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di martedi 30 settembre quando lascerà  il posto al numero 368. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Fumetto

Un fumetto di cui è raro trovare album e notizie

James Dyan

Creato sulle fisionomie dell'attore James Dean

di Giada Gentili

James Dyan è una serie di fumetti di formato a striscia, pubblicata nel 1960 dalla casa editrice Dardo.
Il personaggio che dava il titolo al giornalino - un cow boy i cui volto e nome evocavano l'attore James Dean morto pochi anni prima - era stato creato da Renzo Barbieri. La parte grafica era dovuta a Edgardo Dell'Acqua.

James DyanJames Dyan

La serie uscì in 42 numeri. È stata poi pubblicata dalla Editoriale Mercury in tiratura limitata (500 esemplari) in copia anastatica.
Riporto le notizie pari-pari da un portale. Ho trovato molto poco. Ma siccome è stato ricordato l'attore americano James Dean, proprio in questi giorni, in occasione di un suo anniversario, m'è parso bello ricordare ai lettori di questa rubrica che è esistito un fumetto ispirato all'attore-mito del cinema americano.

James DyanJames Dyan

Come si diventa un mito? Nel caso di Dean, morendo giovanissimo. Cosa sarebbe diventato a mezza età o in vecchiaia? Davanti agli occhi ho le immagini di Marlon Brando, ciccione ingrassato a perdita d'occhio. Forse non sarebbe accaduto lo stesso a Dean?
"Muore giovane colui che agli dei è caro", scrisse Pindaro. Così ci è caro ricordare il grande James con questo tributo fumettistico. Nel "Tempo Ritrovato" il Narratore Proust rivede i suoi amici della giovinezza, paurosamente invecchiati e traballanti, sbiadite fotocopie della giovinezza che fu. James Dean fece solo tre film ma per gli amanti del mitico cinema americano sono più che sufficienti (qui da noi non basta una vita, spesso, a far di attori e registi non dico un mito, ma neppure un pallido ricordo).

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