#134 - 21 settembre 2015
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Fumetto

In Italia sono tutti maschi

di Giada Gentili

In Italia sono tutti maschi è una graphic novel, edita da Kappa Edizioni, che propone un viaggio nella memoria, attraverso fascismo, ipocrisia, amicizia e scandali dimenticati.

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Le leggi razziali dell'Italia fascista non menzionavano provvedimenti contro gli omosessuali. Non ce n'era bisogno, disse Mussolini, poichè in Italia gli uomini non potevano essere che maschi, attivi e virili.

Ben diversa fu poi la realtà di quegli anni: dal 1938 al 1943 molti omosessuali italiani furono mandati al confino nelle isole Tremiti. Quasi trecento giovani furono così sradicati dalla propria vita e bollati ufficialmente come «nemici della patria».

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Nel fumetto di De Santis e Colaone protagonista è il documentarista Rocco, che si mette sulle tracce dell'ex confinato Antonio, per riportare alla luce quella storia dimenticata, ma si trova a fare i conti con tutto il dolore che i ricordi possono provocare.
Ho voluto inserire questa notizie in un contesto contemporaneo assalito e umiliato da questa problematica. Scoppino guerre, affondino barconi, si dividano le famiglie, si armino i campi da guerra, si stringano i cordoni economici sui paesi più deboli, si affossi la cultura, la solidarietà, in nome del progresso economico: nei piccoli colombari domestici la natura diversa resta la stessa.
Stessi problemi, stesse umiliazioni.
Certo, le leggi salvaguardino i più piccoli, gli indifesi che non devono diventare strumento di coercizione. Ma la dignità va, a nostro parere, salvaguardata per tutti.

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