#134 - 21 settembre 2015
AAA ATTENZIONE - Questo numero rimarrà in rete fino alla mezzanotte del 19 aprile, quando lascerà il posto al numero 350. Ora MOTTI per TUTTI : - Finchè ti morde un lupo, pazienza; quel che secca è quando ti morde una pecora ( J.Joyce) - Lo sport è l'unica cosa intelligente che possano fare gli imbecilli (M.Maccari) - L'amore ti fa fare cose pazze, io per esempio mi sono sposato (B.Sorrel) - Anche i giorni peggiori hanno il loro lato positivo: finiscono! (J.Mc Henry) - Un uomo intelligente a volte è costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti (E.Hemingway) - Il giornalista è colui che sa distinguere il vero dal falso e pubblica il falso (M. Twain) -
Cultura e Società

Ciclo dalle pagine del diario "Conoscenda" dell'editrice Conoscenza,
interamente dedicato al 750 anniversario della nascita di Dante Alighieri.

Testi - vignette di Staino - illustrazioni di grandi autori

Dante Alighieri e le donne

Da Vita Nova e Divina Commedia
parole di rispetto e comprensione

Nella Vita nova Dante dice esplicitamente che il poeta in lingua volgare volle fare intendere le sue parole a donna, alla quale era malagevole d'intendere li versi latini.
Questa affermazione, così esplicita e chiara, conferma la tesi di quegli studiosi che ritengono che la scelta del volgare per la Commedia è dovuto al volersi rivolgere in particolare alle donne che non conoscevano il latino, e che pertanto l'opera è un atto d'amore e di grande considerazione nei confronti del sesso femminile.
D'altra parte è noto che nel Dolce Stil Novo la donna e l'amore sono al centro dell'attenzione dei poeti, Dante si rivolge direttamente alle donne quando scrive: Donne c'avete intelletto d'amore (Vita Nova XIX).

Dante Alighieri e le donneDante Alighieri e le donne

La donna, dunque, possiede la capacità intellettuale di comprendere davvero l'amore. Beatrice sorride più volte anche di fronte ai dubbi filosofici di Dante; non solo, lo guida al confronto con i sapienti del Paradiso fino a Dio. E quando parlano, le donne rivelano capacità di precisione e di sintesi straordinaria.
Narra Francesca da Rimini:

Noi leggiavamo un giorno per diletto / di Lancillotto come amor lo strinse;
soli eravamo e sanza alcun sospetto. / Per più fiate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso; / ma solo un punto fu quel che ci vinse.
Quando leggemmo il disiato riso / esser basciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso, / la bocca mi basciò tutto tremante.
Galeotto fu 'l libro e chi lo scrisse: / quel giorno più non vi leggemmo avante.

La Commedia (Inferno canto V)

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