#134 - 21 settembre 2015
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di mercoledi 30 aprile quando lascerà il posto al n° 363 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non s ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore è la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata è un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialità  e stupidità è che la genialità  ha i suoi limiti (A. Einstein). -
Cultura e Società

Ciclo dalle pagine del diario "Conoscenda" dell'editrice Conoscenza,
interamente dedicato al 750 anniversario della nascita di Dante Alighieri.

Testi - vignette di Staino - illustrazioni di grandi autori

Dante Alighieri e le donne

Da Vita Nova e Divina Commedia
parole di rispetto e comprensione

Nella Vita nova Dante dice esplicitamente che il poeta in lingua volgare volle fare intendere le sue parole a donna, alla quale era malagevole d'intendere li versi latini.
Questa affermazione, così esplicita e chiara, conferma la tesi di quegli studiosi che ritengono che la scelta del volgare per la Commedia è dovuto al volersi rivolgere in particolare alle donne che non conoscevano il latino, e che pertanto l'opera è un atto d'amore e di grande considerazione nei confronti del sesso femminile.
D'altra parte è noto che nel Dolce Stil Novo la donna e l'amore sono al centro dell'attenzione dei poeti, Dante si rivolge direttamente alle donne quando scrive: Donne c'avete intelletto d'amore (Vita Nova XIX).

Dante Alighieri e le donneDante Alighieri e le donne

La donna, dunque, possiede la capacità intellettuale di comprendere davvero l'amore. Beatrice sorride più volte anche di fronte ai dubbi filosofici di Dante; non solo, lo guida al confronto con i sapienti del Paradiso fino a Dio. E quando parlano, le donne rivelano capacità di precisione e di sintesi straordinaria.
Narra Francesca da Rimini:

Noi leggiavamo un giorno per diletto / di Lancillotto come amor lo strinse;
soli eravamo e sanza alcun sospetto. / Per più fiate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso; / ma solo un punto fu quel che ci vinse.
Quando leggemmo il disiato riso / esser basciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso, / la bocca mi basciò tutto tremante.
Galeotto fu 'l libro e chi lo scrisse: / quel giorno più non vi leggemmo avante.

La Commedia (Inferno canto V)

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