#134 - 21 settembre 2015
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 OTTOBRE quando lascerà  il posto al n. 369. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora per voi : AMICI DEGLI ANIMALI - Vivisezione: Nessuno scopo è così alto da giustificare metodi così indegni (A. Einstein) - Grandezza morale e progresso di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali (Gandhi) - La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa avere (C. Darwin) - Fintanto che l'uomo continuerà a massacrare gli animali non conoscerà  ne salute, ne pace (Pitagora) - Tra tutti gli animali l'uomo è il più crudele. E' l'unico ad infliggere dolore per il piacere di farlo (M Twain) - A forza di sterminare animali si è capito che anche sopprimere uomini non richiedeva grande sforzo ( E.da Rotterdam) . -
Cultura e Società

Ciclo dalle pagine del diario "Conoscenda" dell'editrice Conoscenza,
interamente dedicato al 750 anniversario della nascita di Dante Alighieri.

Testi - vignette di Staino - illustrazioni di grandi autori

Dante Alighieri e le donne

Da Vita Nova e Divina Commedia
parole di rispetto e comprensione

Nella Vita nova Dante dice esplicitamente che il poeta in lingua volgare volle fare intendere le sue parole a donna, alla quale era malagevole d'intendere li versi latini.
Questa affermazione, così esplicita e chiara, conferma la tesi di quegli studiosi che ritengono che la scelta del volgare per la Commedia è dovuto al volersi rivolgere in particolare alle donne che non conoscevano il latino, e che pertanto l'opera è un atto d'amore e di grande considerazione nei confronti del sesso femminile.
D'altra parte è noto che nel Dolce Stil Novo la donna e l'amore sono al centro dell'attenzione dei poeti, Dante si rivolge direttamente alle donne quando scrive: Donne c'avete intelletto d'amore (Vita Nova XIX).

Dante Alighieri e le donneDante Alighieri e le donne

La donna, dunque, possiede la capacità intellettuale di comprendere davvero l'amore. Beatrice sorride più volte anche di fronte ai dubbi filosofici di Dante; non solo, lo guida al confronto con i sapienti del Paradiso fino a Dio. E quando parlano, le donne rivelano capacità di precisione e di sintesi straordinaria.
Narra Francesca da Rimini:

Noi leggiavamo un giorno per diletto / di Lancillotto come amor lo strinse;
soli eravamo e sanza alcun sospetto. / Per più fiate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso; / ma solo un punto fu quel che ci vinse.
Quando leggemmo il disiato riso / esser basciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso, / la bocca mi basciò tutto tremante.
Galeotto fu 'l libro e chi lo scrisse: / quel giorno più non vi leggemmo avante.

La Commedia (Inferno canto V)

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