#133 - 14 settembre 2015
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrŕ  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerŕ  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, puň durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni piů importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchč" (Mark Twain) "L'istruzione č l'arma piů potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non č un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchč i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltŕ  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensě nella capacitŕ  di assistere, accogliere, curare i piů deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltŕ  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo č un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminositŕ , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Musica

La narrazione di 100 canzoni internazionali e italiane + una

una pubblicazione delle Edizioni Conoscenza - Roma

Cartoline rock

Guida imperfetta all'ascolto
di centouno canzoni definitive della storia del rock

Per conoscere e sapere

Dei nostri cantanti preferiti e delle loro canzoni sappiamo poco: qualche notizia raccolta qua e la, qualche improbabile gossip, qualche interessata testimonianza...ora , a colmare il vuoto, ci viene incontro un'interessante pubblicazione di Francesco Villari: Cartoline rock, introdotto da una nota di Vittorio Nocenzi con un titolo eloquente: Ascoltare la musica fuori dalla banalitĂ  dei luoghi comuni, per sottolineare la grande passione dell'autore per la musica.

"Ho scritto questa “guida” per una serie di motivi - a parlare è Francesco Villari - il più importante dei quali è che volevo semplicemente condividere delle emozioni. Poi mi sono ricordato che le emozioni sono troppo personali e legate a una quantità di aspetti impossibili da oggettivare. E allora, seppure a malincuore, mi sono messo in cattedra e ho fatto il dogmatico. Perché in fondo l’obiettivo è rimasto il medesimo: altri devono sapere e purtroppo, oggi, informarsi è facilissimo, sapere no. "

Cartoline rockCartoline rock

Seguendo i racconti - delle 50 canzoni internazionali e 50 italiane e le note realative agli autori-interpreti - si può ben dire di essere entrati nel cerchio della conoscenza...ben oltre quello dell'informazione.

Ci sono di conforto le parole di Nocenzi quando afferma: "...Cartoline rock, pieno dell’amore e dell’attenzione che l’autore ha per la musica tutta, racconta proprio questo: l’insindacabilità del gusto personale (che resta comunque off limits, zona sacra); il rifiuto di verità rivelate unilateralmente quando si parla di arte; l’utilità di ricordare a nuove generazioni che la qualità è spesso inversamente proporzionale alla quantità, e che una “piccola” canzone può raccontare una “grande” poesia. Le canzoni, quelle belle, sono scorciatoie per le nuvole. Tutta la musica è un’offerta, un gesto di offerta rivolto a qualcuno cui si porge la possibilità di fare propria la percezione intima di un altro essere umano. E se questa alchimia riesce, allora quella musica appartiene anche all’altro, come se l’avesse scritta in prima persona. In quel momento è sua e la reinterpreta dentro di sé in modo unico e irripetibile. Così la mu- sica nata nel privato e resa pubblica, torna dolcemente privata. Così il piccolo miracolo fatto da uno diventa la magia di tutti.
Scrive Pier Paolo Pasolini: La musica squarcia il velo della realtà per portare la persona nell’oltre".

Cartoline rock

Cartoline rock - 100 interpreti + 50 canzoni internazionali + 50 italiane...

Ne manca una, no?
si. Questa è la canzone più bella di tutte. La tua.
Perché io lo so che tu ne avresti inserite altre, lo so che su alcune scelte non sei affatto d’accordo.
Allora ti sfido. Ti lascio una pagina vuota.
Prendi la tua canzone e descrivila come vuoi. Non importa se è famosa o semisconosciuta, l’unico vincolo è che si possa in qualche modo ascoltarla. Insomma, il demo dei tuoi amici non va bene, è necessario che sia edita. Scrivi come sai, scrivi quello che sai, parlami di lei, della tua canzone perfetta.
Ti giuro che se mi convinci finisci nel prossimo volume.
Buona fortuna, carbonaro.

                        (redazione@edizioniconoscenza.it)
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