Cantalupo in Sabina (Rieti)
Arte r.i.e.
di Giada Gentili
Dal 4 al 7 settembre si è svolta la X edizione della rassegna Arte r.i.e. nella suggestiva località di Cantalupo in Sabina ove l'aria salubre che vi si respira e la calma che vi regna sovrana la rendono una tranquilla stazione di soggiorno, frequentata soprattutto nel periodo estivo e adatta a chi voglia ritemprarsi dallo stress e dai ritmi frenetici che caratterizzano la vita moderna. Le lunghe distese verdi degli alberi di olivo e querce fanno da contorno all’inconfondibile paesaggio naturale tipico della Sabina che consente piacevoli passeggiate immersi nella natura e nel relax. Per gli amanti della bicicletta ci sono le attrezzate piste ciclabili e manifestazioni dedicate.
Le vie del paese, in questa occasione, (poco meno di duemila abitanti) sono diventate veri palcoscenici ove è stato possibile simultaneamente: recitare, suonare, ballare, cantare, dipingere, scolpire, leggere, vedere film.
Un mix formativo/culturale tale da accattivare il coinvolgimento e l'empatia dei visitatori. I percorsi sono confluiti in momenti di aggregazione, occasioni e creazioni, confronto e sintesi. Lo staff, composto da volontari giovanissimi, si è prodigato nell'accoglienza.
Intenso il programma proposto; qui si vuole dire due parole sulla serata di sabato 6 quando sono stati proiettati i "corti" di due registi italiani, Fabio Rosi e Stefano Landini. Di Rosi (autore de "L'ultima lezione"), straordinari i due corti: "Cheap Philosophy" e "Stesso posto, stessa ora". Di Stefano Landini: "La firma" con Ivano Marescotti (un racconto intenso e vibrante sulla shoah), "Derby" (assurdo e grottesco apologo sul derby capitolino che ricorda il geniale "La ricotta" di Pasolini) e "Le mummie siete voi", ideato e interpretato da adolescenti e ragazzi del comune di Velletri e che, in quanto appunto interpretato da ragazzi, ha raccolto numerosi spettatori.
Con oltre 20.000 presenze di pubblico e 800 artisti in quattro giorni, Arter.i.e. si è configurata negli anni come la più importante manifestazione culturale della Provincia di Rieti, organizzata in maniera assolutamente vitale e totalmente gratuita da tanti ragazzi (artisti e non) di diverse Associazioni della Sabina e di tutta Italia.
Insomma… c'è un'Italia che vive, che si racconta, che produce: qui a Cantalupo, immersi nell’ aria da festa paesana, la cultura ha dispiegato tutti i mezzi per lanciare un messaggio privo di retorica, privo di istituzionalismi (intesi nel senso peggiore), disancorato da ogni piramidale sacralità : Spettatori e artisti hanno condiviso, faccia a faccia, la stessa passione, lo stesso tempo, le stesse emozioni.Italia.