#131 - 15 giugno 2015
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rester in rete fino alla mezzanotte di mercoledi 30 aprile quando lascer il posto al n 363 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non s ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso pu suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialit e stupidit che la genialit ha i suoi limiti (A. Einstein). -
Fotografia

Galleria Pisacane Arte - Milano

photofestival 2015

di Federica Fasciolo

La Galleria Pisacane Arte, in collaborazione con EXPO Fine Art Photography e con la curatela di Fabrizio Capsoni, si inserisce nel programma di Photofestival 2015 con un ricco programma: ben tre Mostre fotografiche che aprono in contemporanea.

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Tre artisti fotografi, tre stili fotografici e tre origini differenti: Yulia Kompaniets, originaria di Mosca, presenta un progetto concettuale che indaga i mutamenti della personalità; Fabrizio Capsoni, milanese , esplora il corpo femminile con immagini altamente artistiche; Falvio Tecchio, brianzolo, racconta l’India con particolare attenzione e in bianco e nero. Le tre Mostre Fotografiche sono inserite nel catalogo di Photofestival 2015.

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Si può vedere quindi l’armonia estetica di Capsoni confrontarsi con la profonda ricerca di Kompaniets, due stili contrapposti che si interfacciano con le stampe chimiche del reportage di Tecchio.
In occasione della mostra, sabato 20 Giugno, si festeggerà in Galleria la chiusura della sezione primaverile di Photofestival 2015 con un Open Day, dalle 10 alle 21, e una conferenza sul Collezionismo di Fotografia: il critico Roberto Mutti e il fotografo e curatore Fabrizio Capsoni interrogano il collezionista Ettore Molinario sui temi più interessanti della materia. Un’altra occasione da non perdere.

Uno sguardo alle singole mostre:

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Yulia Kompaniets: Emotion. Reflection. Inside. Nata dalla visione di una performance artistica, la ricerca della fotografa Yulia Kompaniets parte dal nucleo centrale della fragilità umana. La fragilità, il dolore, la paura, tutte quelle emozioni definite “distruttive”, seguono un loro iter ben preciso: partono dal centro, dal cuore e dalle viscere della persona e, una volta svelate, crescono nell’essere umano giorno dopo giorno, infettandolo, spazzando via sicurezze ed equilibri. Ne risultano delle immagini in bianco e nero di grande impatto che bene esprimono l’insicurezza, lo squilibrio, il vacillare della realtà umana che precipita così in un illusorio, sfocato e ovattato sentore di realtà.

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Fabrizio Capsoni: Females.
Fabrizio Capsoni dal 2005 conduce una sua personale indagine che si focalizza sulla bellezza e la sensualità del corpo femminile: le eleganti curve, le morbide armonie, le vellutate riflettenze e la precisione delle forme sono indagate ed evidenziate da una originale ricerca delle ombre. I tagli di luce creano e modellano un’atmosfera suggestiva seducente dando la certezza che i corpi delle donne non siano esposti all’occhio dell’osservatore, ma che sia quest’ultimo a insinuarsi in un mondo femminile misterioso e di seducente armonia. Dice Capsoni: “Il mio obiettivo è di rappresentare con eleganza la sensualità del corpo femminile; non cercate di spiegare a parole queste immagini, gustatele e amatele in un volo di sensazioni”.

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Flavio Tecchio: Con un dito puntato verso il cielo.
Per molti fotografi il reportage fa rima con pellicola e bianco e nero. Flavio Tecchio riesce a utilizzare questa particolare declinazione della fotografia restituendoci un’immagine dell’India insolita, lontana dal calore e dai colori ma imponente nella sua graficità, nella perfezione che monumenti e gradinate disegnano. Palazzi e scenari monumentali sono lo sfondo dove l’uomo non sparisce, ma si inserisce nelle inquadrature arrivando a determinare l’atmosfera dell’intera immagine. E’ cifra stilistica dell’autore infatti lasciare sempre spazio alla figura umana, realizzando composizioni dove geometria ed emozione si spartiscono la scena.

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