#103 - 8 settembre 2014
AAA ATTENZIONE - Questo numero rimarr in rete fino alla mezzanotte del 31 gennaio, quando lascer il posto al numero 360. Ora MOTTI per TUTTI : - Finch ti morde un lupo, pazienza; quel che secca quando ti morde una pecora ( J.Joyce) - Lo sport l'unica cosa intelligente che possano fare gli imbecilli (M.Maccari) - L'amore ti fa fare cose pazze, io per esempio mi sono sposato (B.Sorrel) - Anche i giorni peggiori hanno il loro lato positivo: finiscono! (J.Mc Henry) - Un uomo intelligente a volte costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti (E.Hemingway) - Il giornalista colui che sa distinguere il vero dal falso e pubblica il falso (M. Twain) -
Cinema

Arance e martello

con la Z di Zoro

di Giada Gentili

“Arance e martello” ha scavallato la linea del mokumentary, del film comico e del racconto grottesco. Raccontare dell'Italia dei nostri tempi iniziava appena a diventare stucchevole (all'incirca dal 1995): sul grande schermo sono passati i precari, presidenti della Repubblica improbabili, dottorandi e ricercatori-spacciatori, ogni punto di vista sembrava esser stato scandagliato. Poi arriva un giornalista con una telecamerina, poche pretese e una storia che per quanto stravagante risulta credibile, che tira su un lungometraggio degno di nota e non-scontato. Nell'agosto del 2011, anniversario dei 150 anni dell'Unità d'Italia, della caduta di B., a ridosso del Rubygate, del giaguaro smacchiato e tutta l'allegra compagnia, si narra la storia di un mercato a Roma Sud (non a Sud di Roma, per carità) che rischia la chiusura. Impregnato della romanità alla Verdone e della satira di Zoro, il film ha il grande pregio di sorprendere lo spettatore, sopratutto dalla metà del racconto in poi. “Arance e Martello” è anche un film corale in cui tutti e nessuno sono i protagonisti.

Arance e martello

La grossa pecca rimane invece il “troppo 2011”, probabilmente per l'assenza di distribuzione “Arance e Martello” è uscito tre anni dopo i fatti narrati e si sa che gli italiani hanno memoria breve. I rimandi alla figura di Miss Rubacuori (nei titoli di testa), la satira verso Alemanno (sindaco della Capitale allora) potrebbero sfuggire con facilità.

Arance e martelloArance e martello

Non sfugge al contrario la critica all'attaccamento delle ideologie (con le falci e i martelli possiamo giusto spaccarci le arance), la tendenza al giudizio facile, alla follia che può, letteralmente, colpire chiunque. Uno spicchio dell'Arancia di Zoro racconta della Roma vera (Totti è compreso nel pacchetto e ce lo ricordano troppe volte), non quella poco tangibile ai più de “La grande bellezza”. Da vedere per gli innamorati di Gazebo, da provare se vi piacciono le arance e portatevi i tranquillanti se siete politichesi convinti.

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessit di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidariet tra singoli e le comunit, a tutte le attualit... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicit e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Le opinioni espressi negli articoli appartengono ai singoli autori, dei quali si rispetta la libert di giudizio (e di pensiero) lasciandoli responsabili dei loro scritti. Le foto utilizzate sono in parte tratte da FB o Internet ritenute libere; se portatrici di diritti saranno rimosse immediatamente su richiesta dell'autore.