Le piante che nutrono i popoli della terra
La soia
Dalla Cina, all'Oriente, alle Americhe
la pianta più coltivata al mondo
La soia è un legume (scientificamente Glycine max) che viene largamente usato per l'alimentazione dell'uomo e degli animali da allevamento. Ad oggi è uno dei prodotti alimentari più coltivati nel mondo. La produzione mondiale si attesta attualmente a poco più di 220 milioni di tonnellate (dati FAO).
Una parte importante della produzione mondiale della soia è destinata all'alimentazione degli animali d'allevamento sotto forma di farine o panelli. Una parte è usata anche come fertilizzante, nonché per usi industriali (cosmetici ecc.).
Soffermiamoci sull'uso della soia nell'alimentazione umana.
Semi di soia sono di diverse varietà ; possono essere consumati interi (spesso fermentati) oppure macinati. Secondo i dati raccolti da Lester Brown nel 2005, su 200 milioni di tonnellate di soia prodotti nel mondo intero, 15 milioni sono stati consumati interi, senza macinatura.
Dai semi si estrae anche l'olio (olio di soia).
I germogli di soia sono pure commestibili. Comunemente, peraltro, sotto il nome di germogli di soia (o "germogli di soia verde") vengono proposti i germogli di fagioli mungo (Vigna radiata) di 3-5 giorni.
Bisogna ricordare infine che l'industria alimentare moderna fa largo uso della lecitina estratta dalla soia come agente emulsionante (E322).
La coltivazione e l'uso della soia in Cina risalgono ad oltre 3000 anni fa.
Secondo la leggenda, già al tempo dell'imperatore Shennong, nel 2800 a.C. circa, era considerata una delle cinque colture principali; molti studiosi, però, contestano una data così antica. La teoria più accreditata è che la coltivazione della soia sia iniziata nella Cina nord-occidentale solo nell'XI secolo a.C. o al più presto nel XVII secolo a.C.
Dalla Cina la soia passò alla Corea e poi al Giappone, nonché, verso sud, all'Indocina, alle Filippine e marginalmente alla regione himalaiana. In India, invece, rimase pressoché sconosciuta fino all'era moderna.
Parallelamente all'espansione geografica, s'è accresciuta anche la diversificazione nei prodotti ottenuti dalla soia: ad esempio, il latte di soia e il tofu sono documentati dal III secolo d.C. (tombe DaHuTing, Henan, Cina).
Fuori dell'Asia, la coltivazione della soia è documentata solo a partire dall'Ottocento.
Oggi, i massimi produttori di soia sono, nell'ordine, gli Stati Uniti d'America, il Brasile e l'Argentina, che precedono la **Cina e l'India*** e producono in tre circa l'80% della produzione mondiale (dati FAO).
La soia coltivata in Occidente resta però destinata principalmente all'alimentazione degli animali o all'esportazione verso l'Asia (oltre agli usi industriali). L'uso della soia nelle cucine non asiatiche (e anche in quelle del Medio Oriente e dell'Asia Centrale) è rimasto del tutto marginale.