#365 - 1 luglio 2025
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di DOMENICA 31 AGOSTO quando lascerà  il posto al numero 366. - BUONE VACANZE A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Ambiente

Con una lettera aperta le associazioni richiamano l’Assessore all’Ambiente della Regione Toscana Monia Monni
alla responsabilità dopo il recente avvistamento di una coppia di aquile reali nei cieli sopra Badia Tedalda (AR),
dove dovrebbero sorgere i ciclopici aerogeneratori dell'impianto eolico industriale denominato "Badia del Vento".

Lettera aperta

Lettera apertaLettera aperta

-Avvistamento di aquile reali a Rofelle, nel Comune di Badia Tedalda il 19 maggio 2025

A Badia Tedalda le aquile volano alto. E a Firenze?

Gentilissima Monia Monni,
ci rivolgiamo a Lei pubblicamente, con preoccupazione e senso di responsabilità, perché quanto sta accadendo nei crinali dell’Alta Valmarecchia – in particolare nell’area di Rofelle, nel Comune di Badia Tedalda – non può più essere ignorato.
Il progetto di impianto eolico industriale denominato Badia del Vento minaccia un ecosistema montano straordinario, già noto per la sua biodiversità e ora ancor più sotto osservazione dopo l’avvistamento – il 19 maggio scorso – di una coppia di aquile reali in volo proprio nell’area interessata dal progetto (avvistamento documentato in questo video).
Non si tratta di un evento isolato: osservazioni documentate di aquile e altri rapaci veleggiatori in questa zona (Rofelle e Fresciano) si susseguono da tempo e sono state puntualmente comunicate agli uffici competenti della Regione Toscana durante l’iter autorizzativo. L’aquila reale, specie protetta e prioritaria ai sensi delle Direttive europee, trova in questi crinali un habitat ideale per alimentarsi e volare, sfruttando le correnti ascensionali. L’introduzione di turbine eoliche in questi ambienti comporta rischi concreti e documentati: la collisione con le pale – che ruotano a velocità periferiche elevatissime – è una delle principali cause di morte per questi animali. Una mortalità additiva che può compromettere la sopravvivenza dell’intera popolazione di quest’area appenninica, come dimostrato da diversi studi.
A nulla valgono, in casi come questo, i sofisticati sistemi di mitigazione o le promesse di compensazione ambientale presentate dalla ditta proponente. Lo dimostrano le osservazioni tecniche puntuali e motivate trasmesse da Associazioni come ALTURA, LIPU e WWF sezioni di Forlì-Cesena e Rimini, nonché i pareri espressi da enti autorevoli come la Regione Emilia-Romagna e il Parco Interregionale del Sasso Simone e Simoncello.

Non possiamo poi tacere di fronte a dichiarazioni come quelle rese dal Sindaco di Badia Tedalda, Alberto Santucci, durante una seduta della Conferenza dei Servizi:
«Cos’è più importante: salvare un’aquila? (ammesso che ci sia e che possa essere “turbata dalle turbine”); cos’è più importante: salvare un nucleo di orchidee selvatiche, salvare il granchio di fiume, mantenere intatta la sagoma di un crinale, oppure salvare la vita alla morente comunità di Badia? (…)».

Noi rispondiamo: ambiente e comunità non sono in conflitto, ma interdipendenti. Distruggere il primo non salverà la seconda. L’identità e il futuro dei territori montani si giocano sulla loro capacità di custodire la natura, non di sacrificarla in nome di un'industrializzazione cieca, soprattutto quando esistono alternative energetiche più sostenibili e meno impattanti.
Per questo, Le chiediamo un atto di responsabilità politica, amministrativa e morale, anche nel rispetto delle comunità romagnole: la bocciatura del progetto “Badia del Vento”.
Ogni altra decisione sarà una ferita non solo alla natura, ma alla credibilità delle istituzioni e all’impegno della Toscana verso la tutela dell’ambiente e dei territori, anche oltre le linee di confine.
Con rispetto, fermezza e fiducia nel Suo senso istituzionale, porgiamo i migliori saluti.

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit è realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessità di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidarietà tra singoli e le comunità, a tutte le attualità... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicità e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Alcune fotografie e immagini presenti sono tratte da Internet e Face Book , e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori fossero contrari alla loro pubblicazione, possono segnalarlo a dantefasciolo@gmail.com in modo da ottenerne l'immediata rimozione. Buona Lettura a tutti. grazie.