#363 - 1 maggio 2025
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Pagine Preziose

Al Salone Internazionale del Libro

Dante a Torino

di Angelo Zito

Un ricordo.
Alloggiavo all’albergo Victoria in via Nino Costa, il grande poeta piemontese che è doverosamente ricordato con una stele all’ingresso del parco del Valentino con una sua poesia:

Quando ch’ai rivrà l’ora pi granda: l’ultima
e ch’am ciamaran lòn ch’i l’hai fait ed bel
mi rispondrai ch’i l’hai guardà le nivole
le nivole ca van… travers al ciel.

E quelle nuvole che vedevo dalla terrazza della stanza che occupavo mi ispirarono per iniziare a scrivere la traduzione in versi romani dell’Inferno di Dante, sí fu proprio allora in quei lontani anni degli ’80. Un passaggio di testimone tra Torino e Roma.
La nostalgia della mia città e l’atmosfera torinese che smuove dal profondo le sensazioni più intime e i ricordi favorí il cammino della mia penna. Così cominciò il mio approccio a Dante che dopo un lungo impegno ho completato solo recentemente.
Ma Torino volle occupare le mie emozioni in una maniera inaspettata, ogni mattina andavo dall’albergo agli studi tv della Rai in via Verdi e un giorno arrivando da via Lagrange ho trovato tutta la piazza della Biblioteca nazionale universitaria occupata da una vegetazione folta, ad altezza d‘uomo, e dentro si nascondevano simulacri di fanti della grande guerra, armati di moschetto. Fantasiosa e commovente rievocazione, omaggio a quanti hanno dato la loro vita per un ideale.

E oggi tutto l’INFERNO di DANTE, cantato ne la lingua de Roma, ritorna a Torino da dove ha mosso i primi passi, sarà presente al Salone int. del libro - LINGOTTO - dal 15 al 19 maggio allo stand di Tempesta editore Padiglione Oval T107

Dante a Torino

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