#362 - 11 aprile 2025
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Ambiente

22 aprile: Giornata Mondiale della Terra

La terra ferita

Di
Dante Fasciolo

Nonostante l’impegnativo ed ingente programma di Agenda 2030, che cambia complessivamente il modo di pensare politica ed azioni, di fronte alle conseguenze del cambiamento climatico ed ai suoi, oramai frequenti, disastri, si continua a ragionare ed a prendere provvedimenti con una logica e mentalità non più adatta alla complessità della questione.
È quello che succede di frequente e che, purtroppo, succederà nei prossimi tempi, tanto che a rileggere questo articolo anche tra mesi o anni rischiamo di essere, purtroppo, sempre attuali ed aggiornati.

Da più parti si indica il disastro come conseguenza della mancanza di manutenzione dei fiumi, della carenza dei bacini di contenimento, della mala amministrazione; e si fa riferimento al consumo del suolo, in crescita in Italia rispetto agli altri paesi europei. Tutto ci sta, meno forse i negazionisti del cambiamento climatico, che pure esprimono la loro propria convinzione.

Terra, oggetto misterioso nelle nostre mani, concreto e sfuggente, verso il quale sempre più difficile è indirizzare convincenti programmi … economici, politici, culturali, umani… ricchezze e povertà si rincorrono in uno scenario ove il divario innesta nefaste conseguenze: milioni di bambini ancora non hanno cibo, intere nazioni non hanno istruzione e salute; per contro le armi esprimono il meglio della tecnologia di morte lungo confini terrestri e mentali.

Terra, microcosmo satellite della grande stella Sole, ruotante nell’infinito universo, donata agli uomini perchè ne traessero vita e ne conservassero eterne peculiarità: aria, acqua, suolo… e vi infondessero pensiero e creatività nell’armonia… tutto, ora, in discussione, sulla via di un disfacimento dell’essenziale esistenza vitale… caos incontrollabile per l’errata interpretazione dell’invito a pensare secondo giustizia e a utilizzare scienza e tecnica con raziocinio.

Certo, molte conquiste si sono inanellate nei secoli, soprattutto nell’ultimo secolo… e proprio in questo tempo, le armoniose superfici del pianeta hanno incominciato a mostrare i solchi del malessere… le ferite inferte dagli uomini, voraci e incuranti, egoisti e classisti, cinici rapinatori irrispettosi… indizi di un inarrestabile declino.

Cosa fare? Desistere? Arrendersi? Inermi di fronte allo spirito umano schiacciato e rinnegato!?
No, la risposta deve essere un’altra, necessariamente, ne va della dignità e della vita delle generazioni del futuro.
Occorre affidare il pianeta in altre mani… superare le ipocrisie, le violente contrapposizione di comodo, i falsi propositi… forse nelle mani che nei disastri guidano le pale sfangatrici del disagio prodotto dall’incuria, dall’incapacità, dal venir meno dell’amor proprio, per i propri simili, per la propria terra comune.
Queste nuove mani, è l’augurio, potranno curare aria, acqua e suolo per la vita armonica degli uomini a venire.

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