Politica sempre più distratta
Società nel gorgo delle incertezze
Urgenze
di Amanzio Possenti
C’è molto da discutere su temi nazionali e internazionali, i pro e i contro favoriscono ’dibattiti da bar’ e accendono personali punti di vista che si dilatano a livello comunitario.
Al di là delle voci che si ascoltano dalle tribune radiotelevisive.
-Tema di primo riguardo, poiché coinvolge la generalità dei cittadini ed ancor più i loro portafogli, il carico sempre più pesante delle bollette di gas ed energia elettrica. In molti casi si rivelano assai onerose sia per le famiglie sia per le imprese.
Problema non solo italiano, risulta però assai aggressivo e non facilmente superabile, anche se parecchi gestori assicurano modalità di pagamento rateizzato, ma evidentemente non basta; il governo è intervenuto a favore dei nuclei familiari che vivono in condizione di forte sofferenza economica e si trovano in gravi difficoltà a provvedere con regolarità (che va comunque osservata).
E’ sufficiente l’intervento? La problematica si avverte sia a livello di preziose azioni Caritas sia di Comuni i cui Servizi Sociali spesso incrociano i bisogni urgenti e si impegnano con generosità a sanare le situazioni più preoccupanti.
Il mercato europeo è scosso da continui sussulti del prezzario-base , dal che consegue una conseguente risalita dei prezzi con inevitabili effetti sull’utilizzatore finale, il cittadino e l’imprenditore con piccola o grande fabbrica. Il problema è sicuramente grave e c’è solo da sperare che la situazione si normalizzi anche perchè in Italia il problema è maggiore, tanto che il governo propone di utilizzare nel futuro altre possibilità energetiche un tempo rese vietate dall’esito di un referendum nella specifica materia: energia da centrali nucleari.
-Il secondo argomento sul quale ci si sta interrogando a livello popolare è quello conseguente alle scelte di difesa europea di fronte ad eventuali (e, speriamo tutti, mai attivate) azioni aggressive. Come comportarsi? I cittadini ne parlano, tra speranze e preoccupazioni. Con una sola convinzione fiduciosa : che aggressioni non ne avvengano mai.
-Terzo argomento, la guerra in Ucraina: è vicina (finalmente, grazie a trattative) la sospirata pace?
Per quanti mesi la si dovrà attendere? Con quale spirito di positiva partecipazione al miglior risultato la si affronterà?
Come cambierà le sorti? Ci sarà maggiore sicurezza per tutti, anche per noi, con una pace che preservi e salvaguardi da ipotetiche, sopravvenienti e future ‘nuvolosità’ internazionali?
Il dibattito fra la gente comune, non solo fra gli addetti ai lavori e i politici è aperto.