Giovani e adulti irrefrenabilmente
responsabilità dei mezzi di comunicazione
Parole violente
di Amanzio Possenti
Parole violente, non se ne può più. Nè di ascoltarle né di subirle né ancor meno di tollerarle. Non hanno, e non devono avere, spazio e mediaticità.
Il sentirle ripetere è angosciante e inaccettabile per i più, come è delirante che trovino sostenitori.
Il fatto è che ormai le si considera come facenti parte del costume e pertanto trovano pochi oppositori pubblici, come fossero un dettato che entra ed esce noncurante dalle orecchie e dal cuore.
Niente di più sbagliato, metodo da respingere in toto anziché... lasciar correre nella stolta presunzione che nel bailamme delle chiacchiere e delle frasi a gò-gò restino ingabbiate e si perdano.
No, il loro grado di violenza verbale permane purtroppo, poiché quel tipo di parole non passa senza conseguenze. Soprattutto fra le persone fragili, facili prede di frasi insensate.
Eppure si continua a leggerle ed ascoltarle, una sorta di prosa (o slogan) di riconosciuto pessimo gusto ma che tuttavia sembra assecondare assurdi pregiudizi e che le fa proprie spesso non si pone domande, ma soltanto recepisce. E gli effetti sono imprevedibili.
Ogni parola va invece ponderata e proposta in modo dialogico ed equilibrato, quand’anche ricca di forte emotività e di tesa contrarietà a gesti, scelte o atti intensamente contestati: si può e si deve poter discutere di tutto, secondo quanto costituzionalmente garantito, così che il confronto sia pur aspro ma sempre rispettoso dell’altro o delle altrui opinioni e non si debba assistere ad un vociame di parole che riflettono solo chiacchiere unilaterali e prive di sano contradditorio. E per giunta preliminarmente nutrite di illazioni.
C’è bisogno di ampia attenzione al loro uso, perché, se è vero che le parole, ove non controllate, possono rivelarsi dei macigni pesantissimi ed insopportabili, come del resto le fake news, è innegabile che esse sono in grado di accendere micce dalle conseguenze rischiose: mettersi nelle condizioni di frenarne l’uso smodato - a tutti i livelli della società - significa capire anche che la libertà, bene preziosissimo, non può in alcun modo essere scambiata con la illiceità. Sono due realtà opposte.
Deve prevalere infine il buon senso nel dire, troppo spesso dimenticato.