Mauritania
il fascino delle città-oasi più remote
a cura di Marco Trovato
Oltre alle ben conosciute città carovaniere di Chinguetti e Ouadane, situate nella regione dell’Adrar, le sabbie della Mauritania custodiscono e avvolgono due città storiche tra le più remote del Sahara, Oualâta e Tichitt, ultimi punti di sosta sulla rotta delle antiche piste dirette a Timbuktu.
Il loro isolamento le rende una meta affascinante, centri la cui atmosfera sembra quella tipica delle città dimenticate dal mondo, circondate da un alone di mistero che ne alimenta il mito agli occhi degli appassionati viaggiatori sahariani.
Oualâta è un gioiello, un’oasi le cui abitazioni in argilla donano al villaggio un aspetto unico, con il colore rosso dei mattoni di fango con cui sono costruite e le tipiche decorazioni con dipinti murali.
Tichitt, un tempo abitata da 6.000 persone e oggi poco più che un villaggio fantasma, impressionerà con la sua moschea e le vecchie case costruite in pietra locale, dalle facciate decorate e con porte massicce ed elaborate che esibiscono pesanti chiavistelli in legno.
Molte altre sorprese attendono il viaggiatore sul percorso verso questi remoti avamposti: gli incontri con gli allevatori peul e i nomadi mauri, il “Passo dell’Elefante” in pieno deserto, le maestose dune che circondano Tidjikja, la rupe e la città vecchia di Rachid, le piscine naturali di Matmata che custodiscono una colonia di coccodrilli del Nilo.