#356 - 1 ottobre 2024
AAA ATTENZIONE - Questo numero rimarrà in rete fino alla mezzanotte del 31 gennaio, quando lascerà il posto al numero 360. Ora MOTTI per TUTTI : - Finchè ti morde un lupo, pazienza; quel che secca è quando ti morde una pecora ( J.Joyce) - Lo sport è l'unica cosa intelligente che possano fare gli imbecilli (M.Maccari) - L'amore ti fa fare cose pazze, io per esempio mi sono sposato (B.Sorrel) - Anche i giorni peggiori hanno il loro lato positivo: finiscono! (J.Mc Henry) - Un uomo intelligente a volte è costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti (E.Hemingway) - Il giornalista è colui che sa distinguere il vero dal falso e pubblica il falso (M. Twain) -
Pagine Preziose

L'inferno di Dante

di Angelo Zito

Tutti i XXXIV canti dell’inferno cantato ne la lingua de Roma, più introduzione, postfazione di Penelope De Robertis, una nota con riferimento alla scuola–sezione B del Tasso in Roma, illustrato da Diego Fioretti, Editore Tempesta, ecco il libro di Angelo Zito, che afferma: "Tante sono le traduzioni dell’Inferno nelle varie lingue locali italiane. Mancava una traduzione integrale dei 4720 versi della Cantica che fosse cantata ne la lingua de Roma. Mi sono accostato con la massima devozione al Vate e ho tentato di non tradire troppo, come succede spesso nelle traduzioni, e di cercare però un percorso che desse il giusto risalto al verso, alla musicalità e soprattutto non scadesse nella banale e scolastica parafrasi."

Parole

Peseno le parole,
peseno e cianno un senso
nun sò cascate pe sbajo su la carta.
Nun sò ruffiane e manco fanno ride,
cianno 'na storia antica
cianno un sapore
che si nun te lo trovi su la lingua
ciai er doremifà che fa cilecca.
Sò sentenze scritte ner fero,
forgiate una per una a foco lento,
nun sò lustrini porvere fregnacce
sentite ar cinema o dendro l'osterie.
La lingua dell'uebe viè da lontano
e nun fa le fermate su richiesta,
tira dritto come tutte l'artre lingue
e te fa piagne ride pensà, se ciai la testa.
Peseno le parole come er piommo
ma sò leggere come 'na carezza:
ce vòle er bilancini co li grammi
e no la stadera del grossista.

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