#356 - 1 ottobre 2024
AAA ATTENZIONE - Questo numero rimarrà in rete fino alla mezzanotte del 31 marzo, quando lascerà il posto al numero 362. Ora MOTTI per TUTTI : - Finchè ti morde un lupo, pazienza; quel che secca è quando ti morde una pecora ( J.Joyce) - Lo sport è l'unica cosa intelligente che possano fare gli imbecilli (M.Maccari) - L'amore ti fa fare cose pazze, io per esempio mi sono sposato (B.Sorrel) - Anche i giorni peggiori hanno il loro lato positivo: finiscono! (J.Mc Henry) - Un uomo intelligente a volte è costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti (E.Hemingway) - Il giornalista è colui che sa distinguere il vero dal falso e pubblica il falso (M. Twain) -
Costume e Società

Giovani e genitori

generazioni a confronto

I social

di Amanzio Possenti

I social

I social sono una straordinaria realtà che, coniugandosi con i temi della tecnologia e del bisogno di socializzare, rappresentano il ’plus’ della civiltà in movimento, punto apicale di un cammino di connessione interattivo, oltre la stampa. Se ne parla spesso, additandoli con entusiastica adesione o con negativa valutazione, spendendo per essi l’intero schema mental-operativo in nostro possesso e lasciandosi spesso guidare dall’assenza di criteri autocritici indispensabili.

I social

La loro presenza è oggetto di dispute accanite fra sostenitori e denigratori, ma si ignora la necessità di farsi domande - giustificate e legittime – su come funzionino e agiscano sulla personalità dei singoli operatori. Salvo contestarli, - senza conoscerne perfettamente le motivazioni, o restarne abbacinati, senza un perché, attratti dal fascino (negativo) di una medialità sfuggente. Tanto che i social possono diventare ’padroni’ di noi stessi se non sappiamo porci in funzione autocritica, fondamentale se gli interventi sono privi del controllo (proprio o esterno) e del bisogno di non superare i limiti giuridici e del buon senso.

I social

Il saggio dello psicologo americano Jonathan Haidt (edito da Rizzoli, anticipato recentemente da’Il Corriere della Sera’ in un articolo di Walter Veltroni) sottolinea, con i guai ‘dell’abuso degli smartphone e della iperprotettività dei genitori ’ di figli giovanissimi, il pericolo derivante dall’ incontro esagerato con i social: ’adolescenza in rovina’, certifica il titolo, rimarcando il rischio della instancabile connessione permanente e come i ragazzi iperconnessi appaiano ’depressi e ansiosi’.

I social

Preoccupazioni allarmanti di fronte ai clic compulsivi dettati dall’abbandono a scelte estreme e dal passaggio ’dalla generazione del gioco a quella del telefono’, preoccupazioni da intendersi aperte all’ uso non all’abuso del mezzo nella difficile età adolescenziale.

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