Teatro Medievale
Conclusa la XXXI edizione del Teatro Medievale e Rinascimentale di Anagni, diretto da Gianfranco Zito. Unn cartellone prestigioso di spettacoli, realizzati da artisti e compagnie di grande valore. L’edizione del Festival di quest’anno ispirato al tema “gentilezza ed empatia”, è dedicata alla memoria dell’attrice e scrittrice, recentemente scomparsa, Maria Rosaria Omaggio, che fu ospite della manifestazione nel 2009. inaugurazione della kermesse, affidata a Gaetano D’Onofrio, con “L’incanto del cavaliere…Don Chisciotte” dell’Accademia Creativa, di e con Luca Sargenti, una messa in scena in chiave contemporanea dell'immortale capolavoro di Cervantes, che veicola il sogno di un mondo di giustizia e di pace.
Il Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale, storicamente patrocinato dal Comune, è un momento di grande importanza per Anagni, reso possibile dalla costante presenza di un pubblico partecipe, che dimostra ogni anno quanto il legame tra il Festival e la Città sia sentito”, dichiara il Sindaco di Anagni, l’avvocato Daniele Natalia.
“Già da qualche anno abbiamo scelto di attribuire un tema al nostro Festival, con l’obiettivo di passare un messaggio e così conferire ancor più valore all’impegno che, dietro le quinte della manifestazione, viene profuso per la riuscita di ogni serata del programma. Quest’anno ci siamo fatti guidare dal valore della gentilezza, che è la virtù che infonde speranza nella salvezza del mondo”, spiega l’Assessore alla Cultura, il dottor Carlo Marino, che aggiunge: “La gentilezza è la capacità di farsi carico della vulnerabilità degli altri, con un sentimento di vicinanza e partecipazione; è empatia, consente il superamento delle differenze culturali e di genere e innesca circoli virtuosi di benessere e positività; è cura e attenzione verso tutto ciò che ci circonda: è il rispetto per gli altri”.
Gli fa eco il direttore artistico Giacomo Zito: “Lo spettacolo dal vivo è un antidoto all’individualismo e all’isolamento sociale perché risveglia in chi lo pratica e in chi ne fruisce un’energia essenziale: l’empatia. Abbiamo individuato per questa edizione del Festival una linea tematica dedicata all’empatia e alla gentilezza perché crediamo che il teatro sia uno specchio nel quale la comunità degli spettatori si possa riconoscere, e che il Festival possa restituire ad una delle più belle piazze medievali italiane la sua funzione di centro di aggregazione, dove il teatro, palestra di empatia, possa incoraggiare l’educazione alla gentilezza, che è espressione di forza, non di debolezza”.
Dopo l’inaugurazione, il Festival ha continuato con “Caravaggio il maledetto”, con Primo Reggiani , la storia di uno dei più grandi geni della pittura che ha reso la sua vita arte e ha dato all’arte la vita, sempre in lotta con gli altri e con sé stesso; di seguito “Fra’”, in cui Giovanni Scifoni ha vestito i panni di San Francesco; presso la Sala della Ragione del Palazzo Comunale, per la presentazione di “Sigismondo e Isotta”, il romanzo di Maria Cristina Maselli che fa' rivivere una storia in cui la forza dell’amore cambierà il destino degli amanti; in Piazza Innocenzo III per “Strighe maledette!” , opera originale di Marco Zoppello che invita a riflettere sull’assenza assoluta di empatia che causa il femminicidio; “Bombe su Anagni” , con la regia di Monica Fiorentini, rievoca un evento che conserva intatto negli anagnini il suo impatto emotivo: il bombardamento del 1944; in scena Pamela Villoresi, accompagnata da Musica Antiqua Latina e dal soprano Susanne Bungaard, con “Il canto di Shakespeare. Viaggio tra musiche e parole del Teatro Rinascimentale Elisabettiano”; in conclusione del programma, i “Carmina Burana” di Carl Orff, e la direzione di Claudio Maria Micheli.