L'inesistente "Bacchetta Magica"
Il Bel Paese
di Amanzio Possenti
Se si deve giudicare dai dati riguardanti l’afflusso di turisti estivi nelle località italiane, marine, montate e lacunali, dovremmo rallegrarci poiché sono assolutamente positivi; non accadeva da anni che la tendenza a ritrovare il Bel Paese al centro delle attenzioni straniere e nazionali fosse così accentuata. Bel segnale sia per la ripresa consistente del turismo dall’estero (non solo Europa, anche America, Cina e mondo asiatico) sia perché esso rappresenta una fonte-chiave di reddito per il bilancio nazionale (mentre sale purtroppo a 2.900 miliardi il ‘decalage’ del debito pubblico: e scatta l’infrazione dall’Europa ).
Mentre viviamo una fase (delicata) di ripresa economica - gli indicatori riassumono bene il concetto di fuoriuscita da lunghi tempi di debolezza, considerata connaturale allo spirito dell’italiano, geniale quanto poco attento agli alti e bassi del bilancio, soprattutto ai bassi - siamo lontani da una prospettiva di crescita sicura e accompagnata da benessere sociale diffuso.
Non poche le problematiche sul tappeto: paghe troppo basse dei lavoratori se rapportate al resto dell’Europa, pensioni insufficienti a garantire una vita dignitosa, giovani ai quali, offrendo loro scarse opportunità, si trovano nelle condizioni di emigrare nella speranza di emolumenti più significativi, sanità di ottimo livello ma con evidenti lacune di risposta immediata ai bisogni (si vedano le cosiddette ‘ liste di attesa’ e il ricorso a pagamento, da chi ha urgenza, alla realtà privata), carovita in risalita a fronte delle difficoltà con le quali convivono quotidianamente moltissime famiglie, alloggi a costi non sempre praticabili, tassazione pesante, burocrazia a largo spettro, e si tratta solo di qualche esempio al negativo.
Il Governo è impegnato ad affrontare il cumulo dei bisogni, tuttavia si deve ammettere che, non esistendo la ’bacchetta magica’, i tempi e i mezzi di intervento non possono rivelarsi risolutivi nell’immediato; l’azione esecutiva e legislativa - unita alle scelte sociali, alla funzione sindacale e all’attenzione delle amministrazioni locali - pur preziosa ancorchè complessa richiede che senso e impegno imprenditoriale (privato e socialmente indispensabile) accompagnino il cammino di sviluppo. Che deve diffondersi ovunque, soprattutto a favore dei meno abbienti e più bisognosi, favorendo un progresso generalizzato, da Nord a Sud, senza generare sacche di persone in attesa ininterrotta.
Insomma una giustizia sociale che sostenga e consenta una crescita solidale.