Tra conflitti religiosi, cultura corrente, scontro sui diritti civili.
Il Dibattito
di Amanzio Possenti
Da sempre cultura laica e realtà cattolica cercano l’incontro ed è un fatto positivo poiché l’universalità cattolica è segno vivo e costante di apertura vicendevole e di rapporto aperto e determinato a trovare la visione che vede in Cristo,figlio di Dio, il punto fondamentale di abbrivio e di arrivo.
Dunque nessuna polemica fuori luogo né tanto meno scontro bensì il desiderio di percorrere insieme e in modo responsabile un cammino di scelte e di valori: nella consapevolezza che se ideologia, materialismo, consumismo frenano la qualità e la forza del dialogo, tuttavia è importante per i cattolici non rinunciare a sapere che Cristo è al centro della storia e che se si abbandona questo criterio valutativo e fondativo diventa instabile stare sulla strada giusta, verso il riconoscimento che valorizza la cultura in ogni sua espressione.
La cultura del tempo, spesso priva del ‘Valore Dio’, invero inestimabile ed essenziale, cerca vie estranee e considera questa propria modalità intellettuale come segno di libertà di pensiero, nel quale l’uomo si sentirebbe autonomo protagonista: il disconoscimento della presenza divina conduce a posizioni pregiudiziali che dividono anzichè sviluppare il tentativo di incontrare un punto comune, pur se da basi di partenza differenti.
Uomini e donne di cultura - e non solo loro ovviamente - abbisognano di umiltà nella ricerca perché Dio si incontra nella semplicità, nella bellezza del Creato, nella gioia di un rapporto d’amore, nel sentirsi creature amate, nel cogliere i segnali del mistero della misericordia, nella quotidianità di gesti fraterni e dunque nella disponibilità a condividere con e in Lui la scelta di vita: oltre i miti del tempo, le illusioni e le fragilità delle cose.
Resta il bisogno dell’incontro con la visione cattolica liberatrice, che dona a tutti, laicisti e cultura connessa, lo stupore della Grazia che spalanca all’ Incontro personale con Cristo, nonostante l’ideologia che contamina l’armonia creatrice dell’idea. Per una Cultura, pur laica,ma viva e promotrice feconda di bene e di servizio all’uomo, anche il più lontano dalla fede.