La Cina è vicina è la frase che anni fa veniva pronunciata a mo’ di minaccia imminente politico-militare; da qualche anno la minaccia viene trasferita sul piano economico finanziario globale, ed oggi nessuno è più in grado di dare a questa semplice e realistica frase un senso, un equilibrato valore
Giuseppe Freinademetz,
il cinese che veniva dal Tirolo
Emi Editrice Verona
La Cina è vicina è la frase che anni fa veniva pronunciata a mo’ di minaccia imminente politico-militare; da qualche anno la minaccia viene trasferita sul piano economico finanziario globale, e oggi nessuno è più in grado di dare a questa semplice e realistica frase un senso, un equilibrato valore…neppure i più attenti analisti pronunciano parole capaci di far comprendere la difficile ed intricata ragnatela di idee, pensieri, azioni che contraddistinguono il momento storico di questa grande nazione.
Sarà perchè se ne parla solo sotto il profilo politico-economico-finanziario …sostanzialmente solo in termini di potere? O forse perché nessuno conosce altre realtà , e nessuno si preoccupa degli aspetti sociali,civili,religiosi di un popolo di 2 miliardi di persone ?...Ce qualcuno che cerca nuove strade per capire e costruire rapporti di convivenza e di rispetto in modo diverso? Eppure…
La EMI – Edizioni Missionarie Italiane, propone tre volumi riferiti a Giuseppe Freinademetz missionario verbita in Cina negli anni a cavallo tra fine ottocento e primi novecento. I tre volumi sono: Giuseppe Freinademetz il cinese che veniva dal Tirolo di Sepp Hollweck; L’amore è l’unica lingua compresa da tutti i popoli – lettere dalla cina ; Giuseppe Freinademetz - un cristiano felice di Divo Barsotti
Il cinese che veniva dal Tirolo…Dalla natìa Val Badia alla Cina lontana; da un'iniziale diffidenza verso una cultura «altra» - i cinesi da lui definiti «poveri pagani» - all'adesione totale al popolo cui Dio lo aveva inviato: «Desidero essere cinese anche in paradiso».
San Giuseppe Freinademetz (1852-1908), prete verbita che affascinò anche Divo Barsotti, è stato un uomo afferrato dal compito di portare Cristo a tutti. Quando nel 1882 arrivò nello Shandong, i battezzati erano 158; alla sua morte, 26 anni dopo, oltre 40mila.
Da queste pagine - emerge un cristiano «normale» e a contempo eroico. Un missionario che per annunciare Gesù si è immerso in un mondo totalmente altro, protagonista di un'esistenza avventurosa (viaggi, pericoli, fame, persecuzioni...) in nome del Vangelo.
Questo libro permette di scoprire un cristiano dalla fede bella e rocciosa come le sue Dolomiti.
È l'occasione per conoscere «un santo di grandissima attualità » (Benedetto XVI).
L'amore è l'unica lingua compresa da tutti i popoli - Lettere dalla Cina ; Giuseppe Freinademetz, un cristiano felice* - Profilo spirituale dalle sue lettere dalla Cina*
«Carissimi genitori,
vi racconto una storia succeduta ad un missionario qui. Un nuovo cristiano fu battutto terribilmente dal mandarino per nessun'altra colpa che per essere cristiano. Il missionario andò subito dal mandarino per liberare il cristiano. Il mandarino mandò dei manigoldi che con grandi bastoni hanno battuto quel missionario, l'hanno tirato fuori di casa, gettato a terra, gli hanno lordato la faccia con sporchezze schifosissime e l'hanno strascinato per la città , beffeggiato da una folla grandissima; minacciarono di gettarlo nell'acqua, di ucciderlo e così via. Arrivati fuori città l'hanno gettato legato per terra.
Là sdraiato predicò loro per mezz'ora, poi l'hanno lasciato andar via. Non aveva scarpe né cappello, gli fu rubato tutto, il carro fatto in pezzi. Il poveretto se ne andò, camminò qua e là tutta la notte, non sapeva dove andare, la mattina arrivò mezzo morto in un luogo ove erano dei cristiani. Adesso quel missionario è guarito e sta allegro e ringrazia il Signore di averlo degnato di poter patire un po' per amor di Dio e dei cinesi. Questo missionario, che vi saluta di cuore e vi prega delle vostre orazioni, non è nessun altro che
Vostro figlio Giuseppe
Cina, 27 giugno 1889»
«Le lettere di Freinademetz sono un documento di altissimo valore» «La spiritualità di Freinademetz ha come fulcro i dogmi basilari del cristianesimo; per questo ha la semplicità delle cose veramente essenziali» (Divo Barsotti)