#351 - 11 maggio 2024
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N° 354 GIOVEDI' 1° AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Cultura e Società

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Appello alle forze politiche, alle candidate e ai candidati

alle elezioni europee del giugno 2024

Volontariato e Servizio Civile

in Europa

Volontariato e Servizio Civile   

in EuropaVolontariato e Servizio Civile   

in Europa

Per l’Europa della solidarietà, della cittadinanza attiva e della pace In vista delle elezioni europee del giugno 2024, Movimento Europeo-Italia e New Humanity International Association promuovono un appello a tutte le forze politiche e alle candidate e ai candidati alle elezioni europee del Giugno 2024 affinché nella prossima legislatura europea si impegnino: -a valorizzare, ampliare e sostenere il Programma EU “Corpo Europeo di Solidarietà”;
-ad operare perché siano promossi Servizi Civili Nazionali in tutti i Paesi dell’Unione, nello spirito del Servizio Civile Universale (già operante in Italia), e nella prospettiva di un unico Servizio Civile Europeo.

L'appello stesso sottolinea: Queste elezioni europee si svolgono in uno scenario dominato dal fragore delle armi ai confini dell’UE, dalle sfide globali della transizione climatica, tecnologica, energetica, nonché dalle migrazioni diventate fenomeno strutturale, legate alle disuguaglianze crescenti tra Nord e Sud del mondo, alla emergenza climatica ma anche alla crescita del numero di regimi dittatoriali, autocratici e liberticidi. Attualmente si comprende con maggiore lucidità e consapevolezza, a seguito della esperienza della pandemia e a causa dei conflitti in corso, che nella prossima legislatura l’Unione europea, se vuole svolgere un ruolo di attore globale, forte del suo modello democratico e sociale, nonché del suo peso economico complessivo, deve rilanciare il suo progetto politico facendo tesoro della esperienza della messa in comune del debito per gli investimenti strategici e per lo sviluppo sostenibile.

Inoltre, ritenendo sempre più importante l’impegno per rafforzare la democrazia e la partecipazione delle giovani generazioni, ampliando le opportunità di educazione civica, di pratiche di cittadinanza europea solidale, di dialogo e di mutua comprensione interculturale quali condizioni necessarie per costruire una civiltà basata sulla pace, la solidarietà e i diritti umani.

Con riferimento ai deliberati europei, Movimento Europeo-Italia e New Humanity International Association indicano i seguenti 10 obiettivi e chiedono:
-alle forze politiche di inserirli nei loro programmi elettorali per le prossime elezioni europee;
-ai candidati e alle candidate al Parlamento europeo di assumerli come impegni per la prossima legislatura:
-1) promuovere il riconoscimento dell’esperienza e delle attività di volontariato e di servizio civile come “diritto di cittadinanza europea”, dando un senso concreto alla proclamazione dell’Anno europeo del Volontariato nel 2024 (inaugurato il 3 febbraio scorso a Trento dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, che ha definito i volontari “una risorsa preziosa” dell’Unione Europea);
-2) proporre alla Commissione europea di predisporre un Libro Verde che confronti i diversi sistemi normativi e giuridici nazionali di volontariato, nonché quelli di servizio civile per sostenere una loro confrontabilità, convergenze e diffusione in ambito europeo;
-3) chiedere agli Stati membri e alle Agenzie nazionali giovani di promuovere una migliore collaborazione, sinergie e scambi di esperienze tra CES, servizio civile, volontariato e i programmi di mobilità dei giovani come Erasmus plus;
-4) favorire il reciproco riconoscimento tra gli Stati membri dello “status giuridico di volontario” e delle competenze formali e informali acquisite sia nell’Europass, sia nei punteggi dei concorsi per l’accesso al lavoro;
-5) mettere al centro delle attività e dell’esperienza del CES i valori e l’educazione civica europea (v. Risoluzione del Parlamento Europeo del 6/4/22), insieme alla formazione e allo sviluppo delle competenze;
-6) garantire che in tutti gli SM i giovani e le associazioni possano vivere liberamente esperienze di volontariato e di solidarietà e che queste siano riconosciute e sostenute dalle istituzioni, anche fornendo assistenza e cooperazione giuridica;
-7) rendere sempre più accessibile l’esperienza del CES a giovani svantaggiati;
-8) sostenere la raccomandazione del Parlamento Europeo per “l’istituzione di un
Corpo civile europeo di pace, valorizzando le esperienze già in atto in alcuni paesi membri, ( come ad es. le esperienze in corso in Ucraina e la sperimentazione avviata in Italia dal 2017 sui Corpi Civili di Pace), che riunisca le competenze degli attori istituzionali e non istituzionali in materia di prevenzione dei conflitti, risoluzione e riconciliazione pacifica dei conflitti”;
-9) raddoppiare il budget del CES (da 1,030 ad almeno 2 mld) nel prossimo settennio di programmazione finanziaria, consentendo di ampliare significativamente il numero di 270 mila partecipanti previsti fino al 2027:
-10) aderire a questo appello e impegnarsi a farlo sottoscrivere in tutti i paesi dell’Unione, coinvolgendo associazioni e reti europee di ispirazione laica e religiosa di diverse confessioni tra cui “Insieme per l’Europa “, una rete di più di trecento associazioni- cattolici, luterani, anglicani, ortodossi – che da più di 20 anni si riuniscono annualmente in un diverso Paese europeo per contribuire all’unità di un’Europa che sia a servizio di tutto il mondo”.

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