#347 - 2 marzo 2024
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Pagine Preziose

Adamo ed eva e la democrazia

Storia semiseria di un'idea politica

Alfio Leotta e Marco Mari - Festina Lenti Editrice

Non è affatto facile “leggere” la storia. Nel constatare che proprio nella storia, con i suoi eventi lieti o nefasti, risiede l’essenza della nostra evoluzione, non solo in termini prettamente fisici, ma soprattutto in quelli mentali, viene naturale chiedersi perché alla fin fine tendiamo sistematicamente a dimenticarne gli insegnamenti.
Ma “ciò che appare spesso non è”, e allora un’attenta lettura della concatenazione degli eventi storici può aiutarci a dare un senso a fatti, positivi o negativi che siano, che spesso riteniamo inconcepibili e privi di logica, ma che ci hanno comunque portato qui dove siamo oggi.
Quando infatti la riscoperta storica viene fatta scovando la parentela sequenziale delle cause e degli effetti, che diventano a loro volta causa per ulteriori effetti, il tutto come inquadrato in un grande principio regolatore, quasi di “consecutio temporum”, allora la storia diventa cibo per la mente e per l’evoluzione con “E” maiuscola.

La storia è però ostica di suo, zeppa di dati e di avvenimenti che paiono spesso contrastanti o incongruenti, humus per eccellenza di interpretazioni antitetiche e contradditorie, dove la realtà tende a perdere i propri lineamenti definiti per lasciare poPrefazione Copia saggio per Dante Fasciolo "Papale-papale" 4 adamo ed eva e la democrazia sto a profili sfuggevoli ed evanescenti, talvolta quasi malleabili.
Ecco allora che, per non incappare nei suoi possibili tranelli interpretativi, frequentemente e in modo abituale viene trattata solo come una mera e tediosa elencazione di date e di fatti che nulla ci lasciano e trasmettono, se non il labile e poco piacevole ricordo di quando eravamo costretti a studiarla a scuola.

Per nostra fortuna esistono però anche le voci fuori dal coro, come nel caso di “Adamo ed Eva e la democrazia”. La comicità e l’umorismo che accompagnano la narrazione sono solo un effetto ottico che non distoglie affatto l’attenzione del lettore dal vero tema che propone e dalla seria riflessione a cui dà spunto, anzi, a ben vedere li evidenzia.
“Noi siamo figli della storia che ci ha preceduto”: purtroppo troppo spesso ce ne dimentichiamo e non solo non prestiamo la dovuta attenzione a quello che è stato, ma soprattutto a quello che oggi noi rappresenteremo per la storia di domani. (Pompeo Marchetti)

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