Sei piccoli capolavori in lingua originale
Casa del Cinema - Roma
Bunuel in Messico
La nuova rassegna racconta il poco conosciuto
periodo messicano del maestro spagnolo
di Federica Fasciolo
Dopo un viaggio nel sorprendente periodo inglese di Alfred Hitchcock, la rinnovata programmazione della Casa del Cinema prosegue bussando alla porta di un altro maestro del cinema internazionale, lo spagnolo Luis Buñuel, per raccontarne il fantasioso e poco conosciuto "periodo messicano".
La rassegna Buñuel in Messico andrà avanti fino al 19 aprile ogni lunedì con replica la domenica . Ironia, gusto per il grottesco e per il paradosso, grande capacità nel descrivere anche i personaggi minori, Buñuel ci regala sei piccoli capolavori realizzati in lingua spagnola, a basso budget e in tempi serrati, ma con molta passione. Sei film del periodo messicano del grande maestro del cinema riuniti per la prima volta in due cofanetti editi da Raro Video.
"A fianco di scelte sempre più marcatamente orientate verso la scena internazionale contemporanea e i nuovi linguaggi audiovisivi - dice il direttore della Casa del Cinema, Giorgio Gosetti - penso sia giusto che questo luogo si affermi anche come "casa" della memoria cinematografica per chi ama la storia del cinema e per chi ha voglia di scoprirne il fascino, i protagonisti, l'arte e la leggenda. Vogliamo lavorare in modo integrato con la Cineteca Nazionale e per questo ci concentriamo soprattutto su un'offerta diversa (il cinema internazionale) grazie alla generosa collaborazione di distributori e appassionati come, in questo caso, Rarovideo che ha restituito al pubblico italiano la parte più moderna, barocca, sgargiante e divertente dell'opera di Luis Bunuel".
Primo appuntamento 9 marzo con Susana, l’unico film uscito all’epoca anche in Italia con il titolo Adolescenza torbida, un apologo sulla sensualità che capovolge le regole di un microcosmo; seguiranno Subida al cielo e La ilusion viaja en tranvia, due commedie un po’ surreali legate a due mezzi di trasporto: il viaggio ricco di peripezie di un giovane sposo su una corriera e il furto di un tram destinato alla dismissione. El Bruto in programma il 30 marzo è un melodramma sensuale a sfondo sociale, con Pedro Armendariz e Katy Jurado, messicani che lavorarono anche nel cinema statunitense. Si prosegue con uno dei suoi capolavori, Él, dove si ritrovano molti dei temi tipici della sua filmografia e si racconta di un borghese profondamente cattolico ossessivamente geloso di sua moglie al punto da diventare sadico. Chiude la rassegna un piccolo gioiello di humour nero, Estasi di un delitto la storia di Archibaldo de La Cruz, un borghese che vive con l’ossessione di dover uccidere donne, ma i cui tentativi di omicidio non vanno mai in porto.