Arte e poesia in felice connubio
Nastasio - Merini
di Amanzio Possenti
Sempre alla ricerca dei valori del vero e del bello e con lo spirito e la sensibilità legati a Cristo - spesso presente nelle sue opere di pittura e scultura - Alessandro Nastasio, artista milanese, già docente a Brera, autore di dipinti facenti parte di collezioni importanti in Italia e nel mondo, personaggio di un’Arte intensamente raffinata e autonoma nel linguaggio e nella qualità dello stile, ha realizzato una splendida cartella di litografie originali acquerellate ed ispirate da poesie inedite di Alda Merini.
Per l’esattezza quattro poesie che ‘raccontano’ sofferenze, partecipazioni, tensioni e umori, delicatezze, gusti e tanta fede, dedicate a Vittorio Bergnàch, uomo di Fede e di Chiesa, all’interno di un singolare’ carteggio’: in realtà è uno scambio telefonico tra due interlocutori d’eccezione, la poetessa e il Maestro, telefono che compare sulla copertina della cartella, nella interpretazione litografica di Nastasio.
La preziosa cartella con i testi inediti della Merini è un grande canto alla speranza, alla luce, ai valori, alla moralità insita nella poesia meriniana, un caloroso abbraccio alle meraviglie del credere e del sentire.
Le quattro liriche sono intitolate: una a Bergnàch, due a Vittorio e la quarta Insieme siamo stati in una vecchia Babele. Ad ognuna delle espressioni poetiche Nastasio risponde con la evidenza felice dell’immagine traslata, nella quale la sintonìa con valori poetici risalta e si fa garbata visione inventiva, tra fantasia e realtà.
La cartella, fondata sul binomio poesia meriniana-luce dei colori, realizza con Nastasio un impatto gioioso alla vita e alla grande e luminosa Speranza in Cristo.
Alda Merini
A Bergnàch
Amico
il gelo spesso sovrasta la fede
è come una debole pianta
di cui nessuno parla.
Ma io so che tu
non sei portatore d'inganni
o di inutili fole di ogni giorno.
So che raccogli mestamente i cocci,
delle anime distrutte
e che forse non sai ricominciare.
Così è per me che ogni mattina
trovo il vento della distruzione
e tento di salvare
il grande albero della poesia.
A Vittorio
Se qualcuno ti avesse ascoltato
mentre toccavi il niente
di tutti i giorni e speravi
che ne uscissero pagine scritte
e avrebbe capito che il pensiero
è meglio della scrittura
e basta pensare a un fiore
perché ci cada davanti.
Tu non seppellirai mai un fiore
e non lo dimenticherai per terra
solo ringrazierai Dio che lo raccolga;
e lo mette in cuore.
Buon San Valentino!
A Vittorio
Un anno che è passato
per te pieno di fiori
che non hai odorato.
Siamo tutti così
siamo in un giardino fiorito di grandi parole
e vediamo solo le ortiche.
Ma questa giovinezza che ti prende alle spalle
e che tu chiami vecchiaia
è un altro firmamento
che poi si svelerà.
Insieme siamo stati in una vecchia Babele
Insieme siamo stati in una yecchia Babele
e abbiamo parlato due linguaggi diversi
ma ci siamo sempre capiti
perché l’amore della semplicità
è un dono inenarrabile
e chi non vede nella sua semplicità
il granello di sabbia che può
diventare granito
non capisce niente della vita.