#344 - 20 gennaio 2024
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Personaggi

In occasione del 31 gennaio: morte di Don Bosco

Don Bosco

di Dante Fasciolo

Si riuniscono a Porta Palazzo
i giovanissimi spazzacamino di Torino,
costantemente in cerca di un piccolo lavoro
per un pane quotidiano da consumare in silenzio,
quasi di nascosto, all’ombra di improvvisati giacigli per la notte.

Pochi spicci, spesso sottratti da compagni prepotenti,
e nel cuore la speranza di raggiungere gli oltre settemila ragazzi
sotto i dieci anni già impegnati nelle nascenti piccole industrie.

E’ questo disagio che ti colpisce, giovane prete don Bosco,
la loro condizione di marginalità e per molti la mancanza di una famiglia
ti spinge ad agire, fare qualcosa, subito…e la chiesa di San Francesco
ospita il primo abbozzo di oratorio.

Accorrono i giovani, pronti a recepire il tuo messaggio
che offre loro una nuova prospettiva educativa alla vita,
un senso nuovo di comunità, di amicizia e di impegno,
in specie ora che hai cominciato a ridare una speranza
anche ai giovanissimi excarcerati sbandati e isolati.

Anni difficili da vivere anche in presenza di accentuate diffidenze,
ma il 12 aprile de1841, giorno di Pasqua, ecco un dono:
puoi utilizzare la Tettoia Pinardi a Valdocco e getti il seme
che otto anni più tardi darà vita alla Società Salesiana.

Corre in fretta la voce del nuovo modo di relazionarsi coi giovani,
e tu, instancabile educatore, tessi una larga rete di presenze
e fondi case salesiane ovunque coinvolgendo centinaia di sacerdoti
e laici volenterosi cui hai impresso il desiderio di servire
la società civile e la comunità religiosa in un tempo
in cui le trasformazioni scientifiche, industriali e sociali
rischiano di travolgere l’uomo compromettendone l’autenticità….

E milioni di uomini e donne dal tuo tempo ad oggi, testimoniano
il tuo amore, il tuo coraggio, la tua tenacia nell’operare in nome
di un Dio fattosi uomo tra gli uomini per la loro redenzione.

Don Bosco

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