#344 - 20 gennaio 2024
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di martedi 30 settembre quando lascerà  il posto al numero 368. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Attualità

Quando l'uomo nega sé stesso

Estrema e ignobile violenza

di Amanzio Possenti

Ci avviciniamo al secondo anniversario della aggressione russa all’Ucraina, il 24 febbraio, ma al di là di orrori della guerra, di vittime, di bombardamenti, di lanci di missili e di droni, di distruzioni, di palazzi sventrati, di povertà che si diffonde fra la popolazione inerme o costretta alla fuga dalle rispettive residenze, non si legge altro.

Estrema e ignobile violenza

Nessun impegno concreto e finalizzato per avviare trattative per una tregua delle armi che possa precedere la pace, nessuna diplomazia si rende attiva, tranne quella Vaticana, sollecitata ogni giorno dagli accorati appelli di Francesco che continua a sostenere il deciso no al proseguimento di un conflitto che, aggiunto a quello (altrettanto grave) fra Israele-Gaza-Hamas-Hetzbollah, tiene il mondo in ansia, mente sono sempre più numerose le vittime civili.

Estrema e ignobile violenza

Finchè l’aggressore non si fermerà, e le forze russe non hanno intenzione alcuna di farlo, anzi il Cremlino sta sperimentando armi sofisticate, così che l’Ucraina è costretta a difendersi con grande e coraggiosa determinazione invocando l’aiuto militare degli Usa e dell’Europa (Italia compresa), quando potrà cessare il clima bellico? La Russia non molla, richiama alle armi decine di migliaia di suoi soldati e insiste a presentare l’aggressione come una ’operazione militare speciale’ parlando di ’denazificazione’.

Estrema e ignobile violenza

La ‘spiegazione’ non solo appare come una chimera propagandistica (visto che l‘Ucraina è un Paese libero, sovrano e democratico) ma è soprattutto una evidente mistificazione . Lo si rileva tutti i giorni fra notizie di droni e attacchi aerei e (presunte) giustificazioni anti-Occidente, mentre l’Ucraina persevera nella fase di difesa della propria terra e chiede armi nuove per pareggiare i conti con un avversario dalla forza enorme e dal potenziale infinitamente maggiore.
Pertanto finchè la guerra avrà lo spazio attuale – l’aggressore che incalza, semina morte e devasta e l’aggredito che risponde alle temerarie incursioni di violenza sistematica – sarà possibile approdare ad una comune volontà di pace condivisa?

Estrema e ignobile violenza

Una ’operazione militare’ che la Russia riteneva di poter concludere nel giro di pochi giorni è diventata uno dei ‘pezzi’ della terza guerra mondiale e chissà quando - ma soprattutto come, se non ci sarà la prevalenza del buon senso e del bisogno insopprimibile di pace - se ne vedrà la conclusione, pur se oggi quella guerra non trova più spazi grandi sulla stampa in ambito internazionale (anche negli Usa si profilano alcune volontà di non accordare armi all’infinito, mentre la Gran Bretagna fa la scelta di rinnovato aiuto militare).

Estrema e ignobile violenza

A ricordarci l’assurdità e la estrema e ignobile violenza resta solo Francesco, che prega, invoca, ammonisce, coinvolge e spera. I cristiani non possono né devono dimenticare che la guerra, il ricorso alle armi, (dall’Ucraina ad Israele-Gaza e in altre aree) non è una soluzione, è l’avvio di tragedie senza fine. Purtroppo, come ha ricordato il patriarca di Gerusalemme cardinale PierBattista Pizzaballa all’inaugurazione dell’anno accademico all’Università Cattolica di Roma : ’La pace oggi è parola lontana e vuota,’ sottolineando come, tolto il Papa, manchi la voce dei leaders religiosi.
Occorre non piegarsi all’avventura tragica della guerra, perseguendo in ogni modo, sempre, la ricerca della pace.

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