#336 - 23 settembre 2023
AAA ATTENZIONE - Questo numero rimarrà in rete fino alla mezzanotte del 31 gennaio, quando lascerà il posto al numero 360. Ora MOTTI per TUTTI : - Finchè ti morde un lupo, pazienza; quel che secca è quando ti morde una pecora ( J.Joyce) - Lo sport è l'unica cosa intelligente che possano fare gli imbecilli (M.Maccari) - L'amore ti fa fare cose pazze, io per esempio mi sono sposato (B.Sorrel) - Anche i giorni peggiori hanno il loro lato positivo: finiscono! (J.Mc Henry) - Un uomo intelligente a volte è costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti (E.Hemingway) - Il giornalista è colui che sa distinguere il vero dal falso e pubblica il falso (M. Twain) -
Arte

Bergamo-Brescia Capitale della Cultura 2023

Presente inquieto

di Amanzio Possenti

Propone un titolo che incuriosisce la grande mostra ‘Presente inquieto-Artisti di Bergamo e Brescia nella contemporaneità’ ,in corso nella sala della Cavallerizza Brescia fino all’8 ottobre per poi essere trasferita a Bergamo nella ex chiesa della Maddalena dal 14 ottobre al 12 novembre, straordinario appuntamento d’arte pittorica e scultorea che presenta temi, gusti, sensibilità, espressioni, stili, iguaggi della realtà artistica di oggi.Il tutto nell’ambito delle iniziative Bergamo-Brescia Capitale della Cultura 2023.

Presente inquietoPresente inquietoPresente inquieto

Nello scenario di numerosi artisti di rango - in una esposizione a cura di Stefania Burnelli, Giovanna Galli, Fausto Lorenzi e Fernando Noris che curano anche il catalogo edito da Grafica e Arte - ne colgo alcuni, sottolineando tuttavia che tutti gli espositori, indistintamente, presentano opere di alto profilo.

Si fa ammirare la poesia rasserenante di Cesare Benaglia, dove forma e corpo raccontano, in icastiche rappresentazioni, la melodia del canto della natura protagonista di slanci e di ricerche fra segature e tarsie, avvincenti le suggestioni lievi e fluide, vibranti di ritmo e di grazia di Calisto Gritti, scaglie di segni dissolventi e leggeri nell’esperienza di Alfa Pietta, esuberante la poetica di Carlo Previtali, sospensione onirica e di contingenza nella Storia tra forme tese e lucidamente espresse dalla figurazione puntata sull’umano di Ugo Riva,i giardini fioriti di Giovanni Gallizioli,le immagini che prendono corpo sui teleri di Maurizio Bonfanti, la frenesia e le metamorfosi di Raffaella Formenti,i segni, i colori, la luce e il buio di Giusi Lazzari, le dimensioni oniriche di Giuseppe Mottinelli, miti, leggende e saghe nei segni di Sergio Battarola, l’impronta spirituale indagata da Francesco Parimbelli, il fascio di luce di un osservatorio astronomico narrato da Francesco Pedrini,le fome come un calco di Giuseppe Rivadossi, la città pensata e oltraggiata di Fausto Salvila qualità sperimentatrice e diretta all’uomo di Augusto Sciacca, ecco alcune delle molte e preziose opere osservate in mostra e nel catalogo, dal quale ho tratto le rapide letture qui sopra riportate.In attesa di riparlarne in ulteriori testi.

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