Rassegna internazionale organizzata dal METS - Museo etnografico trentino San Michele
Discanto
Scopri le stupefacenti voci dei gruppi canori provenienti da Georgia, Corsica, Lombardia, Sardegna, Trentino e Friuli-Venezia Giulia in un evento unico a San Michele all'Adige!
"Discanto" ti porta in un viaggio emozionante attraverso tradizioni musicali profane e sacre, eseguite "a cappella".
Diretto da Renato Morelli, questo evento internazionale ti incanterà nel suggestivo chiostro medievale e nella maestosa Chiesa di San Michele Arcangelo. Ingresso gratuito. Non perderti questa straordinaria rassegna musicale!
La presentazione della rassegna a cura di Armando Tomasi (direttore METS - Museo etnografico trentino San Michele), Renato Morelli (direttore artistico), e Massimo Ongaro (direttore Centro Servizi Culturali Santa Chiara Trento) durante la conferenza stampa.
Dopo il successo delle rappresentazioni dei Cantori da Verméi (provincia di Trento): esempi significativi di una polivocalità (precedente la standardizzazione novecentesca sul “modello SAT” dei cori alpini), un tempo largamente diffusa nelle Alpi ed oggi quasi definitivamente scomparsa; la performance del Cantà Proman (provincia di Lecco) gruppo informale e spontaneo a voci miste di Premana: antichi e peculiari repertori alpini; il Tìir, uno stile di canto urlato, potente, lento e sostenuto, nella tessitura acuta, al limite del grido, intonato quasi sempre dalle voci femminili, seguono altre rappresentazioni.
-24 e 25 giugno, il gruppo Madricale (Corsica) esponente di spicco del movimento nouvelle polyphonie corse, da anni si dedica allo studio e alla cura del ricco patrimonio polifonico della Corsica, fatto di canti sacri (ordinarium missae in latino) e profani (le celebri paghjelle inserite nel 2009 nei “patrimonio immateriale dell’umanità” della lista UNESCO). Chiostro: il cantu in paghjella profano. Chiesa: il cantu in paghjella sacro.
-1 e 2 luglio, il Cuncordu di Castelsardo (provincia Sassari) presenta gli antichi canti a cuncordu per la Settimana santa, autentiche “reliquie” musicali tramandate all’interno delle Confraternite e ancora in uso secondo modalità tradizionali. Chiostro: polifonie tradizionali della Sardegna. Chiesa: canti della Settimana Santa.
-8 e 9 luglio, Coro Santa Lucia di Magras (provincia di Trento) dedito al repertorio ceciliano, ha avviato un vasto progetto di ricerca e riproposta del patrimonio musicale “dimenticato” nelle sacrestie delle chiese della Val di Sole e Val di Non, dopo la riforma liturgica del Concilio Vaticano II. Chiostro: il Cecilianesimo nelle valli alpine. Chiesa: Messa di Moreno per coro e organo.
-15 e 16 luglio, Quartetto Anutis, una produzione del Coro del Friuli Venezia Giulia. Quattro giovani e straordinarie cantanti, già collaboratrici di Giovanna Marini, e che propongono una personale rielaborazione di antichi canti tradizionali polivocali italiani. Chiostro: il sacro profano. Chiesa: musiche sacre popolari italiane.
-22 e 23 luglio, l’ensemble Adilei di Tbilisi (Georgia) propone una selezione di canti polifonici georgiani (liturgici e profani), primo “patrimonio immateriale dell’umanità” ad essere inserito, nel 2001, nella lista UNESCO. Chiostro: il canto polifonico georgiano. Chiesa: canti liturgici del patriarcato di Tbilisi.