#333 - 24 giugno 2023
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Teatro

Esperienza umana collettiva sul palco teatrale

Contadini coraggiosi

di Amanzio Possenti

Recuperare l’Ottocento tra miseria imperante e fame diffusa soprattutto nel mondo contadino è l’impegno studio che il dottor Beppe Facchetti, trevigliese, ex deputato Pli, ha rielaborato scrivendone una splendida e originale commedia teatrale rappresentata in occasione dei 135 anni di attività tuttora in atto, unica cooperativa contadina ancora presente in Italia.

Contadini coraggiosi

Titolo della commedia? I contadini coraggiosi di Calvenzano, proposta con successo ad un folto pubblico, protagonisti l’autore Beppe Facchetti, il regista Luciano Moriggi, il cantastorie Luciano Ravasio, la voce narrante Paolo Taddeo, l’intera e affiatata compagnia di prosa, la Cassa Rurale-Bcc di Treviglio (per la disponibilità alla iniziativa).
La Storia si rifà presente nell’attualità, tra libertà, impegno, volontà di fare e testimoniare la forza dell’unione.

Contadini coraggiosiContadini coraggiosi

La commedia inserisce l’interno di un processo cultural-sociale-cooperativistico-comunitario che, calato a Calvenzano(Bg) dagli anni 1873 e 1887 fra grandi speranze di libertà economica e dignità umana da parte di contadini sfruttati, racconta un’esperienza vera, popolare, generosa che trova disponibilità all’ascolto e alla recettività. Quei ‘coraggiosi contadini’ rappresentano un esempio costruttivo e una fonte di solidarietà. Fra difficoltà, ostacoli e problemi, il testo affronta un delicato momento storico, ricco di lungimiranza: basilare ai fini dello sviluppo e del passaggio dalla miseria ad un futuro onorevole, tra prove e controprove, avversità e aspettative. Con risultati confortanti, poiché la Cooperativa Agricola di Calvenzano, come si è segnalato, è tuttora positivamente attiva, a 135 anni dalla fondazione.

Contadini coraggiosi

Quei ’contadini di Calvenzano’ – interpretati da attori volontari di Calvenzano e di Treviglio - hanno saputo superare tutto, dalla mancanza di denaro all’impegno del prestito bancario, dalla quotidiana ‘lotta’ fra il padrone e il mezzadro ’ alle titubanze di alcuni e alle certezze di altri, dalla povertà trionfante al bisogno di non sentirsi abbandonati, al sogno di una libertà guadagnata sulla via della cooperazione. Il tutto inseguendo la speranza... all’interno di un una osteria di paese, fra un bicchiere di vino e le chiacchiere lamentose quanto infruttuose di contadini vittime di contrasti sociali evidenti a causa di una prepotente padronalità.

Contadini coraggiosi

Sul palcoscenico, la penna dell’autore - nipote di Giuseppe Facchetti, che fu l’ideatore della cooperativa e l’estensore dello Statuto nonché fondatore dell’Istituto Facchetti - ripercorre momenti altamente drammatici: la emigrazione di molte famiglie in Argentina e in America alla ricerca di lavoro e di riscatto, la pellagra che uccideva, la scelta di buttarsi nella via vincente della cooperazione.
La presenza, costante e significativa di Treviglio nella narrazione commediale, oltre ad una vicinanza all’esperienza di Calvenzano, propone una gustosa aneddotica affidata alla visionarietà e futuribilità anche interpretativa (di Bruno Manenti nel curioso ruolo di ’Garibaldi’), offrendo spazi di memoria sulla nascita e il ruolo della Cassa Rurale, esempio di cooperazione fortemente efficace e di servizio alla comunità bisognosa.
Riflettendo e divertendo, l’autore Facchetti - da valido giornalista e scrittore - affronta la Storia dal lato umano, comunicativo, diversamente da quello agiografico, e grazie alla regia di Luciano Moriggi dona al testo qualità, stile e interesse: un racconto-commedia accattivante, premiato da applausi convinti, rivisitati grazie a presenti memorie familiari.
Così l’antica Cooperativa ritrova e rilancia il suo encomiabile appeal.

Contadini coraggiosi

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