Ricordo di un fotografo appassionato del prossimo recentemente scomparso
Un suo lavoro presentato nell'ambito del Festival della Cooperazione Internazionale
Ostuni (Brindisi)
Itaca sempre
I soggetti della mostra fotografica di Marcello Carrozzo
sono i migranti del Mediterraneo e i tanti emarginati
di Dante Fasciolo
Nell’ambito del Festival della Cooperazione Internazionale, Il 21 ottobre scorso, si è inaugurata ad Ostuni presso la sede della Banca di Credito Cooperativo la mostra del fotoreporter Marcello Carrozzo intitolata “Itaca sempre”, che tratta una tematica fondamentale per i giorni nostri, quella dei migranti nel Mediterraneo.
Per Marcello Carrozzo fotografare è una cosa seria: ogni scatto è pensato, ogni lacrima, ogni gesto, ogni istante è vissuto e fissato prima sulla pelle e poi sulla pellicola. Bando alle foto paesaggistiche, bando ai virtuosismi tecnici: è la fragilità della condizione umana l’oggetto privilegiato della “fotografia sociale” del maestro, una fotografia povera di zoom e visioni aeree, pregna di senso e sentimento.
Per anni Carrozzo ha collaborato con le maggiori ONG e ricevuto mandati istituzionali per documentare la situazione in zone ad alta criticità del globo e raccontare le storie di chi non ha voce, dei disperati sui barconi, dei lebbrosi in India, di chi è in cerca di sé in un manicomio argentino.
Ogni reportage è un pugno nello stomaco, ogni immagine esplode violenta come il fragore di un tuono che squarcia improvviso il velo di Maya dell’indifferenza di chi osserva.