#331 - 27 maggio 2023
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Arte

Romano di Lombardia - Chiesa della Grotta

Ugo Riva scultore

Emblema di una ricerca che incontra la materia

di Amanzio Possenti

‘Perché mi hai abbandonato?’, è il tema di uno straordinario evento artistico in programma da sabato 27 maggio, a Romano di Lombardia (Bg) nella chiesa di San Defendente e in quella accanto, della Madonna di Lourdes : protagonista uno scultore di rango assoluto, Ugo Riva, bergamasco, fra i più insigni Artisti contemporanei.

Ugo Riva scultore

Il titolo, di per sé esaustivo, fa propria l’invocazione di Gesù sulla Croce. Riva riprende la frase di Cristo per farne oggetto di una ‘indagine’, o meglio di una ’azione’ estetica, di valore sacro, affidata alle mani sicure di un Artista le cui sculture - di notevoli dimensioni e di rara forza partecipe – si fanno materia e forma di un grido di amore e di sofferenza. Un richiamo alla contemplazione, alla bellezza: poesia intima espressa senza sottintesi, con partecipazione e slancio creativo, in intensa autonomia, artistica ed umana.

Le sculture di Ugo Riva sono emblema di una ricerca che incontra la materia - carica dirompente della narrazione - e la forma, tensione emotivo-espressiva del rapporto uomo-arte-poesia-sacralità : un mix di evidenze nelle quali la sensibilità di Riva si ‘scontra’ o meglio si identifica con la potenza dell’espressione, generando una prospettiva affascinante di coinvolgimento nel fruitore. Di fronte ad una scultura scabra, irruente, tesa, fortemente interrogativa, maschia, si avverte il correre di tante domande: che è poi, da sempre, il ruolo dell’arte interprete dell’umanità.

Ugo Riva scultore

In questo evento speciale Ugo Riva manifesta, nella perseveranza della ricerca, la gioia dello scolpire come essenza di un’anima inquieta e ricercatrice che trova equilibrio ed armonia inventiva, raccontando parimenti la bellezza umile di un gesto di abbandono al Padre quale preghiera di totale e filiale affidamento.
La manifestazione inaugurale risponde alla proposta ideativa e promotrice della Fondazione Creberg (con il presidente dottor Angelo Piazzoli) e del MACS, Museo di Arte e Cultura Sacra di Romano (con il responsabile monsignor Tarcisio Tironi).
La parte presentativa - Piazzoli, Tironi e Riva - si svolge nella chiesa San Defendente, mentre quella espositiva è visitabile (successivamente) nella attigua chiesa (svuotata per l’occasione ) della Madonna di Lourdes, meglio nota come chiesa della Grotta (inizi del 1800).
Invitante momento d’arte segnato dal desiderio di riflettere sul grido di Gesù morente e sulla dinamica di un’arte scultorea avvincente, interpella e coinvolge grazie alla elevata sensibilità creativa dell’immagine pregnante e allo stile inconfondibile dell’Artista.

Ugo Riva scultore

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