#329 - 27 aprile 2023
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
Arte

Una memoria riemerge

Assoni mostra Capriolo

di Amanzio Possenti

Assoni mostra Capriolo

Fa sempre molto piacere e riapre sogni e visualizzazioni artistiche del passato, reincontrare, in chiave documentale, 47 anni dopo averne illustrato pubblicamente e descritto i valori espressivi e la sequenza compositiva, un Pittore di alto profilo, mancato nel 1981. Sono rivisitazioni che emergono ripercorrendo la memoria di Guerrino Assoni, classe 1922,artista di rango, bresciano di Capriolo, bergamasco di adozione.

Assoni mostra CaprioloAssoni mostra Capriolo

Di Lui, dove nel Comune di origine si svolge una grande mostra postuma a partire da sabato 22 aprile (il sottoscritto relatore con il critico **Luca Bianchetti***, curatore della rassegna), emerge la perdurante sensibilità creativa fra dipinti della prima giovinezza - legati alla fonte scolastico accademica (Scuola Fantoni e ‘Carrara’ di Bergamo) e al post cubismo - ed altri della maturità. Il tutto nel segno di un’arte autonoma, sofferta e fortemente inventiva. Il ‘gioco’ compositivo – tra volumi ed assonanze materiche - si è dipanato in ispirazioni fantasiose di portali, monumenti storici, scenari paesaggistici, ritrattistica: testimonianze reiterate e comunicative di un approccio personale alla tavolozza.

Assoni mostra CaprioloAssoni mostra Capriolo

Che Assoni fosse autore prezioso per la qualità sapiente di riunificare valori cromatici e narrativi e di trasformare la tecnica di esecuzione nell’originalità della narrazione, mi era apparso evidente fin da quando ne conobbi nel 1974 il cammino silenzioso e intenso nel laboratorio di Città Alta. Là, Assoni lavorava solitario, caratterizzato da due tipologie: temperamento umano e scelta di espressione. La sua era riservatezza naturale, che nascondeva sobrietà e validità di una storia estetica estranea a correnti, in sintonìa fra sè stesso e il proprio ordine mentale e morale.

Assoni mostra Capriolo

Artista coerente e fedele al proprio percorso ideale, animato da gusto e da amore ad un Bello non sentimentaloide né intellettualistico, bensì irrorato di linfa ricercatrice, ha via via plasmato le risorse della semplicità, della misura, dell’equilibrio, transitando con efficacia dalla intuizione alla proposta realizzativa e affidandosi alla strada della esperienza.
I portali – nella sua personalizzazione – si sono presto distinti per proprietà di racconto, costituiti non da formule riproduttive o figurative realistiche bensì da ideazione di solida quanto leggiadra ’monumentalità’, alla riscoperta di una architettura amica, onirica. Si sono così sviluppati portali di accesso ad un mondo affascinante e misterioso dove si incrociano spirito e senso di ’fede oltre’, sulla via della Bellezza, traguardo di insistita e interiore complessità.

Assoni mostra CaprioloAssoni mostra Capriolo

Proseguendo lungo questo itinerario Assoni si è proclamato, per così dire, orditore raffinato del transito da storiche architetture visibili – documenti di raffigurazione simil-fotografica - ad una manifestazione crescente di libertà fra pensiero e azione : il campo visivo dell’opera e il primato del ’credere oltre’, assumendone la destinazione di infinitezza, si sono incontrati con la forma e la qualità armoniosa del colore, quasi ad accarezzare e assaporare la gioia della scoperta di una lingua artistica nuova. Così risalta e si specifica ancor oggi lo ’stile Assoni’, ‘contaminazione’ di poetico itinerario.

Pittura essenziale, moderna, sciolta, in Assoni si fa mediatrice fra artista e fruitore che se ne sente coinvolto, partecipe degli umori e delle scelte dell’autore condividendone la sostanza creativa e l’eccellenza della proposta. Di ’questo Assoni’ - protagonista di una importante mostra al Centro Culturale San Bartolomeo di Bergamo nell’ottobre 1976, all’indomani (ed anche prima) di altre sue esposizioni qua e là per l’Italia - conservo il ricordo di un personaggio umile e riservato, scabro, severo, capace di donare poesia fertile di gusto e coinvolgente, innamorato del dire cromatico.

Assoni mostra CaprioloAssoni mostra Capriolo

Pittore di intensa sensibilità, continua ad accompagnarci nel mondo meraviglioso della fantasia che pervade e illumina i dipinti rendendoli vivi a distanza di tempo e della cultura in evoluzione. Definirlo Maestro, mentre significa rendergli un giusto omaggio immedesimandoci nel suo mondo rasserenante, d’altro canto spalanca un cammino di luci, di armonie e di speranza nei valori positivi dell’arte vissuta con amore: grazie ad una pittura che è segno di perenne aspirazione alla semplicità del Bello, palcoscenico-invito a lasciarsene guidare e stupire. Aiuta a perseverare nel sogno e immergerci nei valori immutabili dell’esistenza e della eternità.
I portali diventano un’icona di speranza concreta contro la superficialità e le inquietudini del nostro tempo: arte provvidenziale. Assoni ne fornisce l’incanto.

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