#328 - 15 aprile 2023
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Editoriale

Fratelli

di Dante Fasciolo

Durante la settimana di Pasqua che ci ha preceduto,
ricca di iniziative religiose per lo più di rito cattolico,
le parole che più di altre sono risuonate sono state
fratellanza e cristiani, l’una compenetrata all’altra.
Assioma fin dalla nascita e per predicazione
di Gesù di Nazaret, poi Cristo Redentore.

Perchè non possiamo non dirci “cristiani”,
scriveva Benedetto Croce, accompagnando il suo pensiero
con riflessioni laiche, filosofiche, etiche.
Con dovute, rispettose, diverse carature, mi chiedo:
Perchè non possiamo non dirci “fratelli”,
facendo leva su considerazioni religiose, morali, sociali.

Se è vero che il Cristianesimo ha rivoluzionato la coscienza
imprimendo una nuova spiritualità
nell’animo di ogni singolo essere umano,
spingendo tale “rivoluzione”” al limite di una forma di virtù,
ebbene questa virtù non può non partire da un nuovo sentire
la vicinanza all’altro in forma di maggiore considerazione e rispetto
che proprio il cristianesimo battezza con il sostantivo “fratellanza”.

Dallo scambievole generico “fratello” in uso tra i seguaci di Cristo,
via via si afferma il concetto della predicazione evangelica
per la quale ogni uomo è figlio dello stesso Dio,
dunque “Fratello” per ragione spirituale… uomini tutti fratelli.

La storia dell’uomo sulla terra dissemina amare contraddizioni.
Dal “fratellevole” del Boccaccio nell’introduzione del suo Decamerone,
inteso come opportunità in divenire,
ramo del più serrato, consapevole, assertivo
“ama il prossimo tuo come te stesso”,
il cammino della “fratellanza” ha attraversato
– e attraversa ancora inspiegabilmente -
impervie strade lastricate di ostracismo
al punto che per l’attuale società edonista
il termine “fratellanza” altro non è che un’appendice indistinta e sbiadita
nella scala dei rapporti interpersonali, sociali e perfino religiosi e spirituali.

Talchè, riferendoci all' affermazione crociana iniziale,
non possiamo non ripiegare su una desolata variante:
“Perchè ancora non possiamo dirci fratelli ?!”

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit è realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessità di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidarietà tra singoli e le comunità, a tutte le attualità... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicità e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Le opinioni espressi negli articoli appartengono ai singoli autori, dei quali si rispetta la libertà di giudizio (e di pensiero) lasciandoli responsabili dei loro scritti. Le foto utilizzate sono in parte tratte da FB o Internet ritenute libere; se portatrici di diritti saranno rimosse immediatamente su richiesta dell'autore.