#327 - 1 aprile 2023
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Pagine Preziose

Enciclica sulla Pace

Opera di Papa Francesco

a cura di Francesco Antonio Grana - Edizioni TS


Di

Amanzio Possenti

‘Un’enciclica sulla Pace in Ucraina’, opera di Francesco, è il titolo del libro curato da Francesco Antonio Grana, edizioni TS: viene presentato, ed in effetti lo è, come ultimo grido per fermare la spirale di violenza e di morte e di morte dell’Europa.
Di pace si parla da parte di molti, ma si tratta perlopiù di ansie e prospettive legate alle problematiche e scelte politiche – chi se ne può o se ne deve interessare? se è opportuno che sia la Cina a farsene garante o se si tratta di ipotesi contestata; se è meglio che sia l’ONU a prendere l’iniziativa; quale il ruolo dell’Italia e dell’Europa; e gli Stati Uniti? - ma di fatto il solo che ’grida per la Pace’ ininterrottamente e si è posto a disposizione per mediare, è proprio Francesco. Da tutti è riconosciuto il suo ruolo-chiave, di amorosa cristiana attenzione all’uomo nel segno di Dio. E lo fa da ogni ’pulpito’, dall’Angelus domenicale alle udienze generali, ricevendo capi di Stato e alti esponenti, insomma dedicando se stesso ad un impegno solenne, intenso e costante. E tutti ce ne rendiamo conto ascoltando i suoi moniti e facendo nostre le Sue accorate richieste di preghiera.
Nel libro di Grana emergono un accorato e struggente appello del Papa ‘al dialogo e alla ragiovolezza’, l’uno e l’altra legati in modo indelebile al bisogno di Pace vera e condivisa - nei cuori prima che nelle parole e negli atti formali. Nella prefazione a firma Franciscus,si legge: "... Mentre continuiamo a pregare incessantemente per la pace in Ucraina, davvero senza stancarci mai, non dobbiamo abituarci a questa come a nessun’altra guerra. Non dobbiamo permettere che il nostro cuore e la nostra mente si anestetizzino davanti al ripetersi di questi gravissimi orrori contro Dio e contro l’uomo. Non dobbiamo per nessuna ragione al mondo, assuefarci davanti a tutto ciò, quasi dando per scontato questa terza guerra mondiale a pezzi che è drammaticamente diventata, sotto i nostri occhi, una terza guerra mondiale totale. Preghiamo per la pace! Lavoriamo per la pace! Certi che il Signore Gesù, Principe della pace, donerà all’Ucraina e al mondo intero, specialmente dove esistono ancora tanti focolai di guerra, l ’alba del mattino di Pasqua".
Il libro, molto ben ideato e organizzato, propone i numerosi momenti di intervento di Francesco, indicati fra Angelus, Urbi et Orbi e Regina Coeli, Udienze generali, omelie, discorsi e conferenze stampa e infine messaggi. In definitiva un enorme carico di attenzione alla tragedia bellica di invocazione orante al Signore affinchè negli animi dei potenti e dei popoli prevalga finalmente la luce radiosa della pace, segnale attesissimo dal mondo intero. E con la fine della guerra e delle ostilità, il ritorno all’ armonia desiderata, tra uomini che, amandosi nel Signore, si rispettano e depongono odio ed armi.

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