#327 - 1 aprile 2023
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Attualità

Tornano le ideologie
e rendono complesse e inesplorabili le posizioni

Lo strascico negativo

di Amanzio Possenti

Lo strascico negativo

Anche se non ci facciamo caso, si segnala il ritorno delle ideologie, meno contrapposte di un tempo – quello della Prima Repubblica, soprattutto fra Dc e Pci, avversari naturali fino al compromesso storico – ma di certo tornate protagoniste. Gli osservatori e la stampa ne sottolineano la ri-presenza con una serie di interrogativi sulla loro nuova funzione.
Eppure sembrava che quel modo di agire partendo da pre-posizioni, frutto di pseudo-filosofiche impostazioni inizialmente ideali ma presto trasformate in accese e pregiudiziali ideologie, fosse tramontato - o almeno lo si sperava - insieme ad un mondo di retrocessione culturale, a scapito di una visione e di una scelta idonee ad affermare princìpi fondamentali da promuovere e da difendere. Invece ci ritroviamo via via succubi,magari involontari, di una... rinascita al negativo.

Lo strascico negativo

Se sostenere le proprie tesi e portarle avanti in un dialettico e pur aspro confronto è valore fortemente democratico, non lo è se le tesi si manifestano aprioristiche, assolute, non contrattabili, prive di dibattito responsabile fra le parti: e questo a causa del sopravvenire (prepotente) delle ideologie che si presentano intoccabili.

Lo strascico negativo

Si guastano in tal modo i rapporti già difficili e si ricreano gli schemi ( talvolta oltranzisti), difesi come scelte senza ritorno: si ripiomba nel clima che rende complesse e inesplorabili le posizioni che erano parse praticabili per un confronto con finalità di bene. Il (malaugurato) spazio alle ideologie e la loro ‘pressione anti’ complica le scelte, inserendo dei ’no’ nocivi, preliminari ad un esame degli interessi sul tappeto, soprattutto quelli del bene comune. Del quale si rischia di perdere il senso alto di servizio.

Lo strascico negativo

Le ideologie – sommandosi nel contrasto e divenendo imperative - non aiutano, non costruiscono, anzi possono contribuire alla demolizione del buono o del positivo in essere: la loro azione, fondata su percorsi preconcetti, si rivela limite pesante all’avvio di un futuro da coltivare insieme su temi importati al di là delle legittime differenze di idee. Ovviamente idee, non pregiudizi.
E’sufficiente uno sforzo di volontà comune per accordarsi su progetti fattibili malgrado le ideologie frenanti? Forse no, ma potrebbe rivelarsi l’ inizio di un metodo vantaggioso, applicabile nel rispetto delle reciproche e diverse strade cultural-partitiche. Senza predominio di autoreferenzialità. Anzi con il gusto di sperimentare vie nuove.

Lo strascico negativo

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit è realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessità di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidarietà tra singoli e le comunità, a tutte le attualità... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicità e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Alcune fotografie e immagini presenti sono tratte da Internet e Face Book , e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori fossero contrari alla loro pubblicazione, possono segnalarlo a dantefasciolo@gmail.com in modo da ottenerne l'immediata rimozione. Buona Lettura a tutti. grazie.