Parte la 32° edizione del Festival del Cinema Africano d’Asia e America Latina
Ѐ il film tunisino ‘Under the fig trees’ ad aprire, il Fescaaal 2023
la settimana dedicata alla cinematografia dei tre continenti.
Anche una sezione dedicata a registi italiani o di origine straniera.
Cinema Africano
Di Simona Cella
La 32° edizione del Festival del Cinema Africano d’Asia e America Latina (Fescaaal), dal 18 al 26 marzo in sala a Milano e in streaming su Mymovie, si svolgerà all’insegna del green e del ‘flower power’ e inaugurerà alla Fondazione Prada con il film Under the fig trees (Sotto gli alberi di fico) di Erige Sehiri.
Presentato alla Quinzaine des réalisateurs a Cannes e premiato con il Tanit d’argento alle Journées Cinématographiques de Carthage (Jcc) lo scorso novembre, il primo lungometraggio della regista è un raffinato e potente ritratto di un gruppo di raccoglitori di fichi in un frutteto nel nord-ovest della Tunisia. In una giornata di fine estate, tra flirt e chiacchiere emergono le dinamiche di potere, le prevaricazioni del lavoro stagionale e le contraddizioni della società tunisina.
Pochi ma buoni i film provenienti dall’Africa.
Harka di Lotfy Nathan è la dura storia di Ali, giovane tunisino che si guadagna da vivere vendendo benzina di contrabbando al mercato nero e che dopo la morte improvvisa del padre è costretto a occuparsi delle sorelle e del loro sfratto imminente. Presentato a Un certain regard di Cannes ha ricevuto il premio per la miglior interpretazione maschile.
Le spectre de Boko Haram (Lo spettro di Boko Haram) di Cyrielle Raingou, premiato con il Tiger Awards per il miglior documentario a Rotterdam, sceglie il punto di vista dei bambini per raccontare della minaccia di Boko Haram nel nord del Camerun, al confine con la Nigeria.
(Articolo pubblicato da "Nigrizia.it")