Una nota della Fondazione Sviluppo Sostenibile
Capitale naturale
Approvato il 5°Rapporto: tra opportunità e criticità
È stato approvato in via definitiva il 5° Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale, il primo da quando la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi è entrata in Costituzione e la tutela della natura ha assunto il rango di principio fondamentale della Repubblica.
Il 5° Rapporto, realizzato dal Comitato per il Capitale naturale, prende in esame alcuni filoni significativi per la biodiversità tra cui il coordinamento e la coerenza delle politiche per il capitale naturale; le aree protette che coprono più del 20% della superficie terrestre nazionale e l’11% della superficie marina, una rete verde che, come prevede la Strategia Europea per la Biodiversità, dovrà essere ampliata per conseguire l’obiettivo di proteggere entro il 2030 almeno il 30% delle aree terrestri e marine; la finanza sostenibile per il capitale naturale che analizza gli strumenti e i principi della finanza sostenibile, adottati e in via di definizione, sia a livello nazionale che europeo e monitora anche la spesa dello Stato per l’ambiente che vale solo lo 0,77% della spesa pubblica primaria complessiva, mentre la spesa complessiva che coinvolge imprese, famiglie e P.A. vale l’1,84% del Pil; i sussidi dannosi per la biodiversità che sono stati stimati per il 2018, 2019 e 2020 rispettivamente in 28, 38 e 36 miliardi di €.
Il Rapporto dedica inoltre una parte importante al principio di “non arrecare danno significativo” (Do No Significant Harm) nato, nel contesto del EU Green Deal e della Tassonomia degli investimenti sostenibili, dalla necessità di impedire che lo sviluppo delle diverse politiche settoriali determini effetti negativi su ambiente, società, ed economia. Contiene anche un approfondimento speciale al PNRR che prevede importanti interventi per la tutela ed il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi, assunti come uno degli obiettivi prioritari e centrali nell’impostazione del Piano.
Tra gli interventi esaminati un finanziamento di 400 mln di € per il ripristino e la tutela dei fondali e degli habitat marini; la realizzazione di “Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico”, a cui sono destinati ca 2,98 mld di €, la tutela e valorizzazione del verde con la realizzazione di boschi urbani, periurbani ed extraurbani attraverso la messa a dimora di 6,6 milioni di alberi (per 6.600 ha di foreste urbane) nelle aree vaste delle 14 Città Metropolitane.
Attraverso il PNRR si interverrà anche sulla prevenzione degli incendi boschivi mediante la realizzazione di un sistema avanzato e integrato di monitoraggio del territorio. Il PNRR consentirà, inoltre, di elaborare un sistema di monitoraggio condiviso tra i Parchi con l’adozione di strumenti e procedure standardizzate e innovative, per una migliore valutazione delle pressioni e minacce su specie e habitat in relazione ai cambiamenti climatici e in termini di azioni adeguate di adattamento e mitigazione.