#325 - 4 marzo 2023
AAA ATTENZIONE - Questo numero rimarrà in rete fino alla mezzanotte del 31 marzo, quando lascerà il posto al numero 362. Ora MOTTI per TUTTI : - Finchè ti morde un lupo, pazienza; quel che secca è quando ti morde una pecora ( J.Joyce) - Lo sport è l'unica cosa intelligente che possano fare gli imbecilli (M.Maccari) - L'amore ti fa fare cose pazze, io per esempio mi sono sposato (B.Sorrel) - Anche i giorni peggiori hanno il loro lato positivo: finiscono! (J.Mc Henry) - Un uomo intelligente a volte è costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti (E.Hemingway) - Il giornalista è colui che sa distinguere il vero dal falso e pubblica il falso (M. Twain) -
Ambiente

Aspettando la pioggia

e la Conferenza Mondiale dell'ONU

Agonia del Po

Agonia del Po

Il Po sta morendo. Così come il Tevere, il Sarno e tantissimi altri. I fiumi della Terra, essenziali per la sopravvivenza dell'umanità, sono soffocati da dighe, acque di scarico, agenti chimici tossici e plastica a non finire. Ma tra poche settimane, i governi potrebbero avviare il più grande piano di recupero e protezione delle acque dolci della storia!

Agonia del Po

Il 60% delle acque di fiumi e laghi in Italia è in stato di sofferenza. E non è un problema solo italiano, i fiumi del mondo stanno morendo. Gli studiosi delle risorse idriche avvertono che, se non agiamo subito, tra soli 2 anni, due terzi della popolazione mondiale potrebbero trovarsi in gravi condizioni di scarsità d'acqua potabile e sicura. Miliardi di persone! Ma sta arrivando l'occasione giusta per cambiare le cose.

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Sta per iniziare la prima conferenza delle Nazioni Unite sull'acqua degli ultimi 50 anni. I delegati dovranno valutare piani ambiziosi per il recupero dei fiumi morenti e garantire accesso all’acqua potabile, che è un diritto umano inalienabile e non legato al profitto. Secondo gli addetti ai lavori con una forte pressione pubblica si può ottenere una tutela senza precedenti per i fiumi e l'acqua che trasportano. Ma interessi politici e grandi multinazionali rischiano di far saltare tutto!

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Non si può più aspettare. Fiumi, laghi e zone umide, essenziali nel ciclo dell'acqua che ci tiene tutti in vita, sono asfissiati da dighe, rifiuti, sostanze chimiche e inquinamento. Le aziende che usano OGM, l'industria estrattiva, l'agricoltura intensiva e i produttori di plastica monouso sono tra i principali colpevoli. È il momento di ribellarsi agli interessi senza controllo dell'industria che stanno devastando le nostre risorse idriche.

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A dicembre, i leader mondiali si sono impegnati a tutelare almeno il 30% del Pianeta entro il 2030. Un passo avanti importante, anche se la più recente ricerca scientifica dimostra che bisognerebbe proteggere almeno la metà della Terra e dare ai nostri fiumi, laghi e zone umide la possibilità di sopravvivere.

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