Lo studio del corpo umano: brillante, esasperata cromia.
Danilo Corsetti
Human Body Art
di Redazione
Corsetti è un uomo grande e robusto, premuroso e cordiale. Non lo si direbbe riservato, a prima vista, perché è gentile, ospitale e gli piace intrattenersi con le persone.
Tuttavia non ama descrivere le proprie opere, se si escludono le informazioni su materiali e tecniche utilizzate: preferisce che sia la sua pittura a parlare e lo spettatore a interpretarla, attraverso il filtro delle proprie personali emozioni.
Le opere di Danilo Corsetti - scrive Alessia Paionni - sono profonde, appassionate, graffianti e drammatiche.
Attraverso l’uso sapiente di varie tecniche (olio, acrilico, bomboletta spray, tempere, catramina) e la continua sperimentazione sui materiali, meglio se poveri (sacchi di iuta, spaghi, rame, bancali di legno grezzo, cartone, legni di recupero), l’artista esplora percorsi inediti e complessi: i lavori con i sacchi ispirati alle opere dell’artista spagnolo Manolo Millares; gli studi su materiali e colore, che rivelano l’influenza sia dell’astrattismo stridente di Franz Kline sia di quello, più morbido e pastoso, di Nicolas De Staël.
La produzione principale di Corsetti, quella che maggiormente lo caratterizza, è rappresentata dalle opere di carattere mitologico, storico e dalle anatomie meccaniche, come le definisce l’autore.
Si tratta di tele di grandi dimensioni che raffigurano corpi umani urlanti e membra contorte che si confondono — cioè si fondono insieme — con ingranaggi, ruote dentate e lame. Queste opere suscitano emozioni dissonanti e inquietudine nello spettatore; tradiscono che nella pitture di Corsetti c'è molto di più della semplice sperimentazione tecnica e sui materiali, a dispetto di quanto l’artista stesso osi ammettere. D’altronde, se Edvard Munch avesse raccontato che L'urlo gli era servito soltanto per studiare l'accostamento di colori primari nello studio del paesaggio norvegese al tramonto, chi gli avrebbe creduto?
Nei lavori di Corsetti l'espressionismo drammatico si fonde con una vocazione plastica e architettonica, di chiara ispirazione sironiana, che dà vita a un espressionismo materico. La gestualità e la deformità dei soggetti mostrano l'influsso del surrealismo europeo e internazionale, soprattutto di Salvador Dalì e Roberto Matta Echaurren, e dell’espressionismo figurativo di Francis Bacon e Lucian Freud.
Le opere di Danilo Corsetti sono paradigma della condizione umana, gravata dal fardello delle responsabilità e in lotta contro le avversità del fato. Nell’Eracle il protagonista eponimo è un eroe coscienzioso e pio, che sacrifica se stesso per il bene della sua gente e per soddisfare il volere degli dei. Corsetti lo ritrae dilaniato nella battaglia contro il leone, creatura gigantesca che tormentava la popolazione della città greca di Nemea, la cui pelliccia era impenetrabile alle armi. Mentre soffoca la mostruosa creatura con le proprie mani nude, Eracle diventa tutt’uno con la fiera, impegnato in uno sforzo non soltanto fisico, ma etico e sovrumano.
Le attuali opere “Human Body Art” in mostra presso la Galleria Talent Art di Roma, riguardano lo studio del corpo umano attraverso una brillante e quasi esasperata cromia che evidenzia ed arricchisce la fisicità delle figure ritratte.