#322 - 21 gennaio 2023
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di mercoledi 30 aprile quando lascerà il posto al n° 363 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non s ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore è la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata è un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialità  e stupidità è che la genialità  ha i suoi limiti (A. Einstein). -
Ambiente

Una nota dell'Associazione Italiana Wilderness

Clima e soldi

Franco Zunino Presidente AIW

Clima e soldi

Gira che ti rigira, diventa sempre più chiaro che dietro alla lotta ai cambiamenti climatici ci sono i soldi!
Chi, come le banche, per la paura che finanziando troppe iniziative green si rischia di creare inflazioni monetarie e debiti insostenibili, perdendoci invece rinunciando al carbone e al petrolio; chi invece proprio con questi finanziamenti ci fa (e ci farà!) i soldi: le società che producono i componenti e installano le centrali eoliche e fotovoltaiche.

Clima e soldiClima e soldi

D’altro canto, quando si usano slogan come “transizione e crescita sono possibili” per convincere la gente è ovvio che si vogliano nascondere certe verità che non si possono o vogliono dire: specchietti per allodole per confortare chi ci crede e per attrarre finanziamenti in chi spera di fare soldi.

Clima e soldiClima e soldi

La transizione e la crescita sono un evidente ossimoro, una contraddizione in termini che può solo funzionare come slogan con parvenza di credibilità: suona bene, ma a ben riflettere sembra la favola dell’asino di Buridano! Che poi per ottenere la transizione “ecologica” si debbano sfasciare montagne e paesaggi, e che questi sfasci non siano affatto ecologici, questo non ce lo dicono affatto, ed anzi ci presentano i paesaggi sciupati come fossero tele di arte moderna che, in quanto arte, diventa spesso difficile sostenere che esprimano bellezza: almeno quella apprezzabile dai più.

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